NON HA CHIUSO I PORTI, ORA VUOLE RIFARSI CON GLI AEROPORTI
CORONAVIRUS: SENZA SAPERE CHE SONO STATI MESSI A PUNTO CONTROLLI NEGLI SCALI NAZIONALI, SALVINI OGGI PARLA A SPROPOSITO DI “GENTE CHE VA E GENTE CHE VIENE, GENTE CHE ATTERRA E GENTE CHE DECOLLA”
La bolla del Coronavirus è iniziata a circolare dall’inizio della scorsa settimana, così come tutto l’allarmismo che — inevitabilmente — sta circolando per via della pericolosità e dei numeri di contagi che arrivano da tutto il mondo.
Matteo Salvini, in quei giorni, era impegnato sul fronte elettorale dell’Emilia-Romagna e solo ora sembra essersi accorto di quanto sta accadendo. Ora chiede misure efficaci da parte del governo e, soprattutto, si chiede perchè la gente stia ancora arrivando in Italia, parlando di aeroporti e sbarchi.
«Al di là delle polemiche politiche, c’è tutto il mondo che si sta occupando e preoccupando del virus che dalla Cina si sta diffondendo — ha detto il leader della Lega ai cronisti di Palazzo Madama -. Per questo chiediamo con urgenza che oggi stesso qualcuno a nome del governo venga in Aula a rassicurare gli italiani sul fatto che si sta facendo tutto il possibile e l’impossibile per evitare la diffusione anche in Italia di questo terribile virus». Servono rassicurazioni, quindi.
I controlli stanno proseguendo su ogni volo che arriva in Italia, anche quelli che fanno scalo. Lo raccontano le cronache quotidiane, eppure questo sembra non tranquillizzare Matteo Salvini che si pone una serie di domande sulla gestione italiana dell’emergenza Coronavirus: «Qui sembra che non sia cambiato nulla, c’è gente che va, gente che viene, gente che sbarca, gente che atterra, gente che decolla. Noi vorremmo che la popolazione fosse consapevole del fatto che tutti stanno controllando tutto».
Mancano i proclami, dunque. Ed ecco che il vecchio tormentone «chiudiamo i porti» (che, ricordiamo, non sono mai stati chiusi) si trasforma in un più attuale ‘chiudiamo gli aeroporti’. La preoccupazione è legittima, perchè c’è poco da scherzare su questo Coronavirus partito dalla città cinese di Wuhan, ma sembra arrivare a tempo scaduto dato che, a quanto pare, l’Italia sta verificando caso per caso. Senza proclami.
Quello che forse Salvini ignora è che il Ministero della Salute si sta già adoperando per prepararsi ad un’eventuale emergenza e contenere la diffusione del coronavirus 2019-nCoV. Il ministro Speranza ha chiesto ad esempio una riunione a tutti i ministri della Salute dell’Unione europea facendo sapere che fatto sapere che “bisogna rafforzare ancora di piu’ il monitoraggio istituzionale” e che l’Italia è “in collegamento costante con l’Oms”. Questa mattina — come ieri — si è riunita la task force Coronavirus attivata nei giorni scorsi (il Ministero ha messo a disposizione un numero verde attivo 24 ore su 24). Non essendoci in Italia persone infette non ha alcun senso mettere in quarantena qualcuno, come invece vorrebbe Salvini.
Riguardo gli aerei in arrivo dalla Cina — non esiste un “blocco aereo” — è stato deciso di convogliare verso l’aeroporto sanitario di Roma Fiumicino gli eventuali voli privati in arrivo dalla Cina destinati allo scalo di Ciampino. Si sta procedendo per estendere la stessa misura agli altri aeroporti italiani e consentire l’atterraggio dei voli dalla Cina solo a Roma Fiumicino e Milano Malpensa. Nello scalo romano, oltre al canale di controllo sanitario già attivo, sono stati installati altri 4 scanner termici posizionati direttamente ai gate di arrivo che saranno operativi nelle prossime 48 ore.
(da agenzie)
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