DON ANSELMI, IL VESCOVO CHE PORTA I MIGRANTI A PULIRE IL CENTRO STORICO DI GENOVA
STRANIERI, SENZATETTO ED EMARGINATI: INSIEME PER FARE LA CITTA’ PIU’ BELLA
Un vescovo , trenta persone di buona volontà – stranieri da tempo in Italia in regola col permesso di soggiorno ma senza un vero lavoro, italiani che vengono dalla strada o da percorsi di vita difficili – ramazza e paletta per tutti fornite da Amiu e unobiettivo: impiegare utilmente il tempo, sentirsi utili e fare la città più bella.
E guadagnarsi onestamente e in regola, più di quello che fino a ieri poteva essere una elemosina.
Il regista dell’operazione è il vescovo Nicolò Anselmi, la squadra è messa in campo da un’associazione nata all’interno della parrocchia e battezzata “Terre Nuove”.
Dopo un primo impegno ad Apparizione per il recupero di terreni abbandonati – dove sono tornati alla luce antichi ulivi che riprenderanno a fare frutti – i volontari hanno spostato l’attenzione sulla città . E hanno deciso di dare una mano a renderla più bella.
«È nato tutto da uno spunto del vescovo portato avanti da un gruppo di amici – racconta Francesco Zucchi, 52 anni, imprenditore e volontario – per dare una mano alle persone meno fortunate, con un progetto legato ad attività lavorative di basso profilo che possono essere pagate con contratti per gli impieghi di pubblica utilità : quello che era una elemosina, diventa denaro guadagnato onestamente, per ritrovare la voglia di vivere e darsi a fare».
Il progetto è partito oggi da Caricamento con i primi due gruppi (ciascuno formato da tre lavoratori e un tutor) in campo per 4 ore complessive, due al mattino e due al pomeriggio.
(da “il Secolo XIX”)
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