DUE AZIENDE ITALIANE SU TRE RISULTANO IRREGOLARI AI CONTROLLI DELL’ISPETTORATO DEL LAVORO
DATI INPS: ASSUNZIONI CALANO, AUMENTANO LE DOMANDE DI DISOCCUPAZIONE… LE NUOVE PENSIONI CALATE DEL 16%
Crescono i lavoratori che si rivelano irregolari ai controlli dell’Ispettorato nazionale del lavoro.
L’anno scorso, sono state 98.255 le aziende in cui gli ispettori del lavoro hanno riscontrato irregolarità , il 70% di quelle su cui sono stati condotti e definiti gli accertamenti. Un 5% in più di quanto si registrava nel 2017.
Grazie all’attività dell’Ispettorato sono emersi 1,35 miliardi di euro di contributi e premi evasi, il 23% in più rispetto al dato rilevato nell’anno precedente.
Gli ispettori hanno poi stanato 42.306 lavoratori totalmente in nero. La maggiore incidenza del fenomeno è stata registrata in Campania, Puglia, Lombardia, Lazio, Toscana, Emilia Romagna.
Quanto alla tipologia di attività , la graduatoria vede: servizi di alloggio e ristorazione (10.082 lavoratori in nero, pari a circa il 54% degli accertamenti definiti), commercio (4.722/28%), edilizia (4.710/16%), attività manifatturiere (4.191/39%), agricoltura (3.349/51%).
Inps, l’andamento di contratti e pensioni
Nei primi due mesi del 2019 la variazione netta sui rapporti di lavoro a tempo indeterminato (assunzioni più trasformazioni meno cessazioni) risulta positiva per 208.560 contratti (+119% sui primi due mesi del 2018). Lo si legge nell’Osservatorio Inps sul precariato. Si conferma il boom delle trasformazioni da tempo determinato a indeterminato passate dalle 101.730 del primo bimestre 2018 a 175.677 (+72,6%).
Nel complesso, però, il mercato del lavoro sembra risentire del rallentamento economico: nei primi due mesi le assunzioni totali dei datori di lavoro privati sono state 1.064.000 con un calo del 12,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Altri dati, quelli sulle domande di disoccupazione rafforzano queste incertezze: a febbraio sono state presentate 111.331 domande di NASpI, 31 di mobilità e 1.453 di DisColl per un totale di 112.815 domande, segnando un incremento del 3,1% rispetto al mese di febbraio 2018 (109.458 domande).
L’Istituto ha infine aggiornato i dati sui flussi di pensione e riportato che gli assegni liquidati nel primo trimestre 2019 sono stati 93.123 con un calo del 16% rispetto al primo trimestre 2018. L’importo medio è di 1.025 euro a fronte dei 1.093 del primo trimestre 2018 e dei 1.090 di media dell’intero 2018. La riduzione risente del fatto che a inizio 2019 sono scattati i cinque mesi di incremento dell’aspettativa di vita. Il calo si concentra sulla vecchiaia (-39,2%). Non sono comprese le pensioni liquidate con Quota 100 decorrenti da aprile.
(da agenzie)
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