EDITORIALE
AI CONFINI DELL’IMPERO … CONSIGLI UTILI PER NON VIVERE UNA POLITICA DA GUARDONI
C’e’ una pericolosa tendenza che sta aleggiando nel Centrodestra, dopo la vittoria elettorale e l’insediamento del nuovo Governo: quella di “sedersi” sullo strapuntino della “vittoria elettorale”, della spartizione delle cariche e incarichi, di quanto ” si sta per fare”. Premesso che quanto indicato nel programma si dovrà tramutarlo in fatti concreti e risolutivi, è indubbio che il centrodestra vive un periodo di “luna di miele” e di “grande aspettativa” da parte degli Italiani. Quanto e se durerà questa fase dipenderà da come il Governo riuscirà a risolvere i problemi degli Italiani. Può contare su un premier dalle grandi capacità organizzative e “fascinatorie”, unico vero leader senza il quale il treno PdL si sarebbe fermato in aperta campagna già da tempo in attesa di riparazioni urgenti.
Ci sono stati nella scelta degli uomini di Governo e nei discorsi al Parlamento aspetti positivi: niente trionfalismi, appelli realistici a sacrifici, apertura al confronto con l’opposizione, volontà di mettere a punto interventi su criminalità , sicurezza, aiuti alle famiglie, emergenza rifiuti, a stretto giro di posta.
E’ un governo composto da qualche uomo di livello elevato ( Tremonti in primis) e da molti mediocri, ma con un leader che riesce a motivare anche l’alunno più svogliato, contagiandolo con il proprio entusiasmo. Non sono mancati, dobbiamo riconoscerlo, cadute di stile non da poco: non essere riusciti a nominare i viceministri ad es., per i veti incrociati di AN e Lega su Mantovano e Castelli, una scelta dei sottosegretari ( e anche qualche ministro) basata sul Manuale Cencelli e non certo sulla base delle competenze, l’incongruenza di aver nominato sottosegretario Piazza, segretario di un partito, la DC, che non ha neanche avuto un voto e aver lasciato fuori “la Destra” ( che ne ha avuto 1 milione), quando si poteva tentare una ricucitura.
I soliti toni in eccesso di Bossi che risultano irritanti: Maroni non vuole Mantovano come viceministro perchè gli toglie visibilità , ma Matteoli alle Infrastrutture avrebbe dovuto accettare Castelli come vice, perchè, parole di Bossi, “altrimenti chi le fa le strade al Nord? “… E’ risaputo, infatti, che nessuna strada o autostrada è mai esistita al Nord prima dell’avvento della Lega… pensi a chi ha costruito la Genova – Serravalle il senatur e la finisca di dire cazzate: non siamo tra i bulli da osteria, state governando con degli alleati che vi devono rispetto certo, ma a cui voi dovete altrettanta gratiitudine: con l’8% in Italia da soli non si va neanche a gestire i pedalò a Rimini.
Parlando di cose serie, ricordiamo che in termini economici la detassazione degli straordinari e l’abolizione dell’Ici sulla prima casa costano 4 miliardi di euro e da qualche parte vanno trovati. Se Tremonti si indirizza su banche e petrolieri siamo suilla strada giusta, vedremo…
Per l’emergenza criminalità , vi sono molte idee e progetti interessanti, ma andiamoci cauti con i facili entusiasmi. Facile dire: via gli zingari, fuori i clandestini, pene più severe, contestiamo il reato di immigrazione clandestina, tutti fuori dai confini chi non è in regola, proroghiamo a 18 mesi i Cpt. Creare troppa illusione finirebbe per diventare controproducente se non si realizzassero le promesse. Non basta il programma, se poi mancano gli agenti per individuare i clandestini, se non hanno mezzi, risorse e copertura finanziaria.
A Roma di notte girano 12 volanti, a Genova 3: con quelle andiamo a fermare gli irregolari che delinquono? E quando li fermiamo dove li portiamo? In Liguria non esiste un Cpt ad es. e per localizzare un sito il Comune di sinistra ha sempre rifiutato ogni soluzione. E se fermiamo un irregolare siamo sicuri che poi un magistrato non trovi un modo per contestare” l’interpretazione della norma”. E se si prepara un progetto di legge siamo certi che poi la Comunità europea non lo respinga, in quanto non in linea con il trattato di Schengen? E gli oltre 500mila irregolari che però non delinquono, ma lavorano magari in nero come badanti o muratori e che sono già in Italia, li vogliamo mettere alla stregua dei criminali? Come vedete un conto sono i testi di legge, un altro creare un quadro complessivo di applicazione concreta. E su queste cose, occorre discutere, abituarsi anche a suggerire o contestare, a partire dalla periferia dell’Impero. Basta con le deleghe in bianco a una classe politica che, una volta eletta, si dimentica spesso di confrontarsi con gli elettori. Ma basta anche con una “poltica da guardoni” come se, messa una croce su un simbolo, il più fosse fatto. Il Centrodestra deve in periferia “ritornare a fare politica”, a spiegare “cosa si fa” e “come si fa”.
Ma anche, partendo dalla periferia, portare al Centro le esigenze e le idee che emergono. A Roma non ci sono scienziati: tolti i fannulloni, qualche affarista e qualche maneggione, rimangono anche persone per bene che sanno ascoltare. Ascoltano se parlate, non se state zitti.
La Sinistra recupererà consensi perchè sa muoversi sul territorio, non facciamoci illusioni. La classe politica periferica è fondamentale per veicolare le nostre idee, ci sono belle intelligenze anche non a Roma, basta saperle motivare.
Un Governo si logora quando si allontana dalla sua base, non per gli attacchi degli avversari. La battaglia anti-Casta deve essere una priorità : moralizzazione e socialità . Così si cambia il nostro Paese.
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