“ELEZIONI DE CHE?”: UN ITALIANO SU TRE IGNORA CHE CI SARANNO LE EUROPEE
EMERGE UN RECORD DI INDECISI E ASTENUTI: QUASI IL 50%
‘Elezioni? Elezioni di che?’. Così risponde quasi un italiano su tre: secondo un sondaggio realizzato da Ispo, il 28% degli italiani “non è a conoscenza” delle imminenti elezioni europee.
Semplicemente, ignora il fatto.
Il dato più significativo che emerge dai sondaggi condotti sulle prossime elezioni europee non è tanto quello sulle intenzioni di voto, quanto quello sulla scarsa consapevolezza — a poche settimane dal voto — dei cittadini dell’esistenza stessa della consultazione.
A oggi, quasi un italiano su tre non sa che alla fine del mese ci recheremo a votare.
La non conoscenza è particolarmente diffusa tra chi è più lontano dalla politica, vale a dire tra coloro che dichiarano di volersi astenere a qualunque consultazione (tra costoro, la maggioranza non sa dell’esistenza della scadenza delle elezioni Europee) e tra gli indecisi.
È ragionevole pensare che una larga parte di questi soggetti finirà con l’astenersi davvero. Ma alcuni decideranno, come sempre, all’ultimo momento, sulla base della campagna elettorale.
Per questo è particolarmente interessante analizzare le caratteristiche sociali di chi non sa dell’approssimarsi delle elezioni.
In particolare, si può rilevare come siano i meno giovani — e, sia pure in misura minore, i giovanissimi — ad essere meno consapevoli.
Queste sono le categorie che normalmente si astengono in misura maggiore.
Ma, per quel che riguarda i più anziani, sono anche quelle più sensibili, di solito, alla campagna elettorale di Berlusconi.
Il quale, quindi, da questo punto di vista, avrebbe una possibilità di recupero. Specie perchè la non conoscenza della prossima elezione — e, dunque, la non risposta, per ora, ai sondaggi — è più accentuata tra casalinghe e pensionati, il classico pubblico dell’ex Cavaliere.
Per ora, tuttavia, Berlusconi ottiene un risultato molto modesto, sotto il 20% che rappresenta il suo obiettivo. Vanno molto bene, invece, il Pd e Grillo: la vera lotta sarà tra questi due.
Ma il “partito” che per ora primeggia è, come accade sempre più spesso nei sondaggi pre-elettorali, quello degli indecisi e degli astenuti, che arriva alla cifra iperbolica di quasi il 50%.
Ciò rende le previsioni di voto basate sui sondaggi un dato del tutto ipotetico.
Il risultato delle elezioni è tutto da definire.
(da “Huffingtonpost”)
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