ESODATI DAL REDDITO, L’ULTIMA BEFFA: IN MIGLIAIA SENZA NEANCHE I 350 EURO AL MESE
DAL 1° SETTEMBRE SI RITROVERANNO PRIVI SIA DELL’ASSEGNO CHE DEI CORSI DI FORMAZIONE
Gli esodati del Reddito di cittadinanza, una parte di quelli che hanno ricevuto l’sms a luglio ed agosto, scopriranno che sono fuori da ogni sostegno solo tra qualche giorno. Quando il primo di settembre si collegheranno alla piattaforma Siisl, creata da Inps e ministero del Lavoro in collaborazione con le Regioni, e verificheranno che non hanno diritto neanche all’Sfl, ovvero al Supporto per la formazione e il lavoro da 350 euro per 12 mesi, non ripetibile. Fuori dal Reddito, fuori dal Supporto. Fuori da tutto.
Il gioco delle tre soglie di Isee
Succede perché il governo Meloni nel valutare le misure di contrasto alla povertà ha scelto di usare ben tre livelli di Isee, il tradizionale indicatore della situazione economica e patrimoniale che consente al singolo di accedere a bonus e sostegni. Per la social card alimentare – l’una tantum da 382,5 euro ideata dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida secondo cui «i poveri mangiano meglio dei ricchi» – l’Isee è a 15.000 euro. Per chi resta nel Reddito di cittadinanza – famiglie con minori, over 60 e disabili – è a 9.360 euro. Per chi ha perso il Reddito e spera nel “rimborso spese” da 350 euro mentre segue un corso di formazione l’Isee scende a 6.000 euro.
Questo significa che una parte delle 154.507 famiglie che hanno ricevuto dall’Inps l’sms di stop a luglio e le altre 33.765 che lo stanno ricevendo in questi ultimi scampoli d’agosto, dopo 7 mesi di fruizione del Reddito, non avranno più alcun tipo d’aiuto dallo Stato se avevano un Isee entro i 9.360, ma sopra i 6.000. Al momento un numero di questi “esodati” non c’è ancora. Ma è chiaro che il problema è tutto politico. Al punto che fonti di governo ipotizzano di rivedere la soglia Isee a 6.000 euro per tamponare una situazione limite che può diventare un’emergenza sociale, dopo la confusione di fine luglio su quanti potevano evitare di uscire dal Reddito, se presi in carico dai servizi sociali dei Comuni.
L’inganno corre via web, social e sms
I canali web e social del ministero del Lavoro da giorni reclamizzano la partenza della piattaforma del primo settembre. Anche radio e tv ne parlano. Chi ha perso il Reddito nei mesi estivi ha legittimamente nutrito la speranza di aggrapparsi ai 350 euro del Supporto che tra l’altro spettano ad ogni componente della famiglia che si attiva e si forma.
Lo stesso testo dell’sms dell’Inps che sta arrivando in queste ore – diverso da quello contestato di luglio – potrebbe indurre a crederlo: «Gentile utente, il 31 agosto terminerà il suo periodo di fruizione del Rdc. Dal 1° settembre parte la nuova misura del Supporto formazione e lavoro. Info e Faq sui siti Inps e ministero Lavoro». Quello che l’sms non dice al singolo è che se il suo Isee supera i 6.000 euro, il Supporto non gli spetta. Inutile iscriversi e fare domanda.
Single, famiglie con figli, Sud: a chi è arrivato il messaggino
Un problema per tante famiglie. Sono 230 mila in tutto quelle che rimarranno orfane del Reddito tra agosto e dicembre, in base ai dati Inps comunicati ieri. Corrispondono a 328 mila persone. Molti transiteranno al Supporto, vedremo quanti. Altri no, come detto, anche per la stretta sull’Isee.
Tra luglio e agosto l’Inps ha spedito 193 mila sms ad altrettante famiglie, ma poi 4.500 di queste sono rimaste nel Reddito e avranno la ricarica sulla card anche il 27 agosto perché vivono in una situazione di disagio e la presa in carico ai servizi sociali è avvenuta a cavallo del messaggino.
Se nel 72% dei casi si tratta di single, ci sono anche famiglie con figli non minori. Quelle con più di 2 componenti sono l’11% del totale: ci sono pure 890 nuclei con 5 o più persone. L’età media è attorno ai 41-42 anni.
La città con il maggior numero di famiglie private del Reddito è Napoli: 26.338 tra luglio ed agosto. Segue Palermo con 14.242 e poi Roma con 13.717. Quasi la metà di tutti gli sms spediti finora – 90.458 su 188.272 – sono arrivati a famiglie di due sole Regioni: Campania e Sicilia. Le stesse che da sempre, sin dalla sua nascita nel 2019, segnano il record del Reddito.
(da ilfoglio.it)
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