ESSERE RESPONSABILI O FOTOGENICI?
LO STRANO CASO DEI SINDACI CHE OGNI GIORNO RIVENDICANO AUTONOMIA MA CHE PER CHIUDERE UNA PIAZZA PREFERISCANO LO FACCIA IL GOVERNO CENTRALE
Conte non sa se sia preferibile rimediare ai ritardi con limitazioni severe, e venire assediato a Palazzo Chigi, o se accumularne altri sperando nel colpo di fortuna e, se colpo di fortuna non sarà , venire assediato più avanti.
Si chiama, tecnicamente, rifiuto della responsabilità .
E qui tocca parlare dei sindaci, il cui rappresentante massimo, Antonio Decaro, s’è inerpicato sulle barricate istituzionali lamentando che il dpcm allevia il premier della suddetta responsabilità e la scarica sui comuni.
Decaro ha ragione, ma è difficile comprendere come stiano insieme la rabbia di oggi e quella opposta di ieri, quando il medesimo Decaro protestava contro il Conte tuttofare: «Non possiamo e non vogliamo essere relegati a meri esecutori di decisioni prese altrove».
Allora rivendicava l’autonomia e ora la rifiuta, perchè l’autonomia implica la responsabilità . E la responsabilità a questo punto è troppo gravosa.
Diciamo così: nuoce gravemente alla fotogenia, mentre giovava in altri tempi, quando c’era da guadagnarci (che i sindaci non siano in grado di far rispettare eventuali lockdown o coprifuoco non c’entra nulla: un sindaco decide e controlla con gli strumenti che ha, e comunque sarebbe già un passo avanti nella profilassi).
Ecco, siamo in un momento così. Tutti declinano la responsabilità .
E nonostante sia, per definizione, la più alta, la più nobile, la responsabilità di governo (centrale o locale) e comporti l’obbligo di prendere delle decisioni ed essere responsabili delle conseguenze.
Se uno questa forza non ce l’ha, non c’è nessun problema: si faccia da parte, soprattutto adesso.
(da “Huffingtonpost”)
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