EUROPEE, IN FRANCIA VINCE LA LE PEN, IN GRECIA TSIPRAS, IN GERMANIA LA MERKEL
IN FRANCIA IL FRONT NATIONAL AL 25%, CROLLANO I SOCIALISTI
Le Europee sono alle battute finali. In gran parte degli altri 27 Paesi chiamati alle urne le operazioni di voto sono già chiuse.
Secondo i primi dati in Francia è trionfo del Front National di Marine Le Pen: i primi exit poll danno il partito di destra in testa con il 25%, l’UMP è al 20,3%, il Partito socialista crolla al 14,7%.
Il Front National, in pratica, ha poco meno del doppio dei voti del Partito socialista al governo e la Le Pen ha subito chiesto lo scioglimento del Parlamento francese. «È un momento grave», ammette il premier Manuel Valls. Che domani mattina parteciperà alla riunione di crisi subito convocata dal presidente francese Francois Hollande per domattina alle 8.30.
In Germania, invece, tiene la Cdu della Cancelliera Angela Merkel che ottiene il 36,1% (-1,8 rispetto al 2009), ma l’Spd sale al 27,5% (+6,7 rispetto al 2009) i Verdi il 10,6% (-1,5), la Linke il 7,6% (+0,1) e AFD il 6,5 (prima volta).
I nazionalisti di estrema destra del NPD tedesca otterrebbero un seggio nell’Europarlamento, stando ai primi exit-poll. In Grecia il partito di sinistra radicale Syrizaè primo: nel secondo exit poll alla lista di Tsipras vengono attribuite tra il 26-28% delle preferenze.
Per la prima volta queste elezioni incidono sulla nomina del presidente della Commissione Ue che in autunno sarà chiamato a sostituire Barroso. Il Partito popolare europeo «sta vincendo le elezioni europee. E rivendica la presidenza della Commissione Ue», afferma con un tweet il candidato del Ppe Jean-Claude Juncker. «La bassa affluenza è stata fermata -aggiunge- ringrazio tutti i cittadini che sono andati a votare».
L’AFFLUENZA
Gli europei non hanno disertato le urne. Anzi. Dai primi dati sull’affluenza nei Ventotto paesi dell’Ue emerge un recupero della propensione al voto rispetto al record di bassa affluenza raggiunto nel 2009. L’affluenza media nei 28 Paesi Ue in tarda serata è al 43,11 per cento.
AUSTRIA
Le proiezioni elettorali in Austria, basate sul 90% delle schede scrutinate, consegnano all’estrema destra, ai verdi e ai liberali un consistente successo elettorale. Il centrodestra del Partito del popolo resta avanti, ma ha però visto un calo dei consensi dal 30% al 27,5% (5 seggi, ne perdono 1). I socialdemocratici raccolgono quasi il 23,8% dei consensi (mantengono 5 seggi). La destra nazionalista e populista del Partito della libertà aumenta i consensi del 6,8% e arriva a quota 19,5% (4 seggi, ne guadagnano 2) mentre i Verdi conseguono il 15% dei voti, il 5,1% in più (3 seggi, ne guadagnano 1). I liberali del Neos ottengono il 7.9% (1 seggio).
BULGARIA
Nel voto europeo in Bulgaria, secondo i primi exit poll, si afferma il partito conservatore Gerb dell’ex premier Boyko Borissov, con il 28,6% e sei seggi dei 17 spettanti alla Bulgaria al Parlamento europeo. Seguono il partito socialista di Serghei Stanishev, con il 19,8% e cinque seggi; il partito della minoranza turca, Dps, con il 14,9% e tre seggi; la coalizione guidata dal neopartito Bulgaria senza censura con l’11,1 per cento e due seggi; e il Blocco riformista, alleanza di partiti di centrodestra, con il 6,4% dei voti e un seggio.
Tutti i partiti in lizza in Bulgaria sono filo-europeisti. L’affluenza alle urne, secondo le prime indicazioni, è stata bassa, intorno al 37,5% (alle politiche si attesta solitamente fra il 50% e il 60%). La probabile affermazione dei conservatori, all’opposizione, potrebbe creare problemi al governo del premier Plamen Oresharski, appoggiato dai socialisti.
CIPRO
Il partito Disy (Adunata Democratica, centro-destra al potere) risulta al primo posto negli exit poll per le elezioni europee a Cipro. Secondo quanto riferito dalla Tv statale Rik-1, il Disy avrebbe ottenuto fra il 36.5% e il 39.5% delle preferenze. Al secondo posto è il comunista Akel con il 25.5-28.5%, terzo il Diko (Partito Democratico, destra) con il 10-11.5%, quarto la lista Edek (socialdemocratico) e Verdi Ecologisti con il 7.5-9.5%
DANIMARCA
I conservatori dell’Efd in Danimarca risultano il primo partito con una percentuale di voti del 23,1%, rispetto al 14,8% delle ultime europee. È quanto emerge dai primi exit poll disponibili nel paese scandinavo. Il partito socialdemocratico segue con il 20,5% dei voti. Sia socialdemocratici che conservatori vincerebbero 3 seggi ciascuno al Parlamento europeo se queste percentuali saranno confermate. In totale ai danesi spettano 13 seggi.
FINLANDIA
Prime proiezioni per la Finlandia basate su exit poll, con più di un terzo di schede scrutinate: in testa ci sono i popolari del KK con il 22,7 % (4 seggi), seguiti dai liberali di SK con 21,0% (3 seggi), terzi i socialisti di SSP con il 13,6% (2 seggi). Solo quarti i nazionalisti `Veri finlandesi’, dati in testa nei sondaggi: si fermerebbero al 12,8% (2 seggi). Un seggio andrebbe anche alla sinistra radicale Vasemmistolitto (9,4%) e uno ai Verdi(7,9%).
FRANCIA
Trionfo del Front national di Marine Le Pen alle elezioni europee in Francia. Secondo i primi exit poll, l’Fn avrebbe ottenuto tra il 24 ed il 26% dei voti, l’Ump sarebbe secondo con il 21-23%, mentre il Partito socialista del presidente Francois Hollande sarebbe crollato al 14-15%. Secondo gli exit poll condotti da Ipsos-Steria e Csa, il partito di estrema destra della Le Pen avrebbe il 25% delle preferenze, l’Ump sarebbe secondo con una percentuale compresa tra il 20,3 ed il 20,6% dei voti, mentre i socialisti non arriverebbero al 15% (14,1%-14,7%). «Questa sera è un momento grave»: queste le prime parole del primo ministro, Manuel Valls, in diretta tv questa sera dopo la clamorosa sconfitta del Partito socialista e la vittoria del Front National, «un terremoto», come l’ha definita Valls. Marine Le Pen ha subito mandato un messaggio alle altre forze euroscettiche europee, incluso il M5S di Beppe Grillo: «Unitevi a noi!».
GERMANIA
Secondo le prime proiezioni in Germania divulgate dalla ZDF, alle europee, la Cdu della cancelliera Angela Merkel ottiene il 36,1% (-1,8 rispetto al 2009), Spd il 27,5% (+6,7) i Verdi il 10,6% (-1,5), la Linke il 7,6% (+0,1) e AFD il 6,5 (prima volta). I nazionalisti di estrema destra del NPD tedesca otterrebbero un seggio nell’europarlamento, stando ai primi exit-poll. «È un grande giorno per questi fieri socialdemocratici», ha detto il candidato socialista alla Commissione europea Martin Schulz a Berlino, commentando le proiezioni. «Con queste elezioni c’è un pezzo di rinnovamento democratico in Europa», ha aggiunto parlando nella sede dell’Spd, dove si festeggia il risultato ottenuto dal partito.
GRECIA
Il partito di sinistra radicale Syriza di Tsipras è primo agli exit poll in Grecia. Nel secondo exit poll, a Syriza vengono attribuite il 26-28% delle preferenze. Al secondo posto Nea Dimokratia (centro-destra) con il 23-25%, al terzo il neo-nazista Chrysi Avgi’ (Alba Dorata) con il 9-10% e al quarto posto il socialista Pasok con l’8-9%.
IRLANDA
Fine Gael, partito del premier Enda Kenny ha raggiunto secondo i primi exit poll pubblicati a Bruxelles il 22% dei voti in Irlanda; quota identica, il 22%, anche per i repubblicani del Fianna Fail guidato da Michael Martin, mentre il Sinn Fein di Gerry Adams ha ottenuto il 17% dei suffragi e i laburisti, al governo con il Fine Gael, il 6%. Anche i verdi dovrebbero avere il 6% mentre gli altri partiti, raggruppati in questa prima stima alla voce «indipendenti ed altri», sono al 27%. Udici i seggi in palio
SLOVENIA
Nelle Europee in Slovenia, stando agli exit poll, è in testa il Partito democratico sloveno (Sds, centrodestra) con il 24,6% e tre degli otto eurodeputati spettanti al Paese, seguito da Lista Nova Slovenija (Sls, centrodestra) al 15,2% e due seggi. Al terzo posto è data la lista Verjamem (centrosinistra) con il 10,6% e un deputato, al quarto Desus (centrosinistra) al 9,1% e un seggio, seguito dal partito socialdemocratico (centrosinistra) con il 7,9% e un seggio.
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