EVVAI GIORGIA, NUOVO RECORD PER IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO: AD APRILE È CRESCIUTO DI ALTRI 30,1 MILIARDI, ARRIVANDO ALLA CIFRA MONSTRE DI 3.063,5 MILIARDI
ALLA FACCIA DEL SOVRANISMO DI MELONI E GIORGETTI, CRESCE LA QUOTA DEL DEBITO IN MANO AGLI STRANIERI, SALITA DAL 31,9 AL 32,4% DEL TOTALE
Lo scorso aprile il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 30,1 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 3.063,5 miliardi. Lo rileva Bankitalia.
L’incremento riflette il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (21,5 miliardi), la crescita delle disponibilità liquide del Tesoro (7,2 miliardi, a 69,4), nonché’ l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di
cambio (1,4 miliardi).
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, l’aumento del debito è sostanzialmente imputabile a quello delle Amministrazioni centrali (29,9 miliardi); il debito delle Amministrazioni locali e quello degli Enti di previdenza sono rimasti pressoché invariati. La vita media residua e’ rimasta stabile a 7,9 anni.
La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia ha continuato a diminuire, collocandosi al 20,2 per cento (dal 20,5 del mese precedente), mentre a marzo (ultimo mese per cui questo dato e’ disponibile) quella detenuta dai non residenti era aumentata al 32,4 per cento (dal 31,9 per cento del mese precedente) e quella detenuta dagli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) era lievemente diminuita al 14,3 per cento (dal 14,4 per cento).
Sale la quota del debito pubblico in mano a stranieri. Come emerge dalla pubblicazione della Banca d’Italia su debito, a marzo è salita dal 31,9 al 32,4% del totale.
Quella detenuta dagli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) è lievemente diminuita al 14,3 per cento (dal 14,4 per cento). Ha continuato a calare la quota del debito detenuto da Banca d’Italia che, ad aprile, è scesa al 20,2 per cento (dal 20,5 del mese precedente).
(da agenzie)
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