EXPO, LA CUPOLA AL TELEFONO TIRA IN BALLO ALFANO
L’EX SENATORE GRILLO PARLA CON PREVITI: “MI HA DETTO DI SEGUIRE LE NOMINE”… OGGI NUOVI INTERROGATORI
“Alfano mi ha offerto il ruolo di consigliere economico personale”, col “fine di seguire anche un po’ le nomine”. Così l’ex senatore Pdl Luigi Grillo parlava con Cesare Previti in una telefonata intercettata lo scorso 24 marzo e finita in un’annotazione della Gdf di Milano dello scorso 31 marzo agli atti dell’inchiesta milanese sulla “cupola” con al centro appalti Expo, Sogin e della sanità lombarda.
Tra l’altro si legge ancora, Grillo “dice che gli avrebbe parlato di ‘Giuseppe’ (Nucci)”, ex manager di So-gin, “e su quest’ultimo, Alfano avrebbe risposto ‘sì sì va bene lo mettiamo in conto di dargli uno … poi te ne parlerà anche Cesare’”.
Grillo poi, scrive ancora la Gdf, “aggiunge, sempre parlando di Nucci, che avrebbe ‘sentito anche Giuseppe, gli ho detto guarda ci vediamo domani, con Cesare c’abbiamo sempre a cuore la tua vicenda, non dubitare. Adesso sto andando da Alfano e poi ti dico… ”.
Il nome del ministro dell’Interno arriva dopo che nell’inchiesta sono finiti citati tantissimi politici, da Verdini a Burlando, passando per Cancellieri e Bersani, tutti da “agganciare”.
Come pure Lusetti. “Ah c’è Lusetti (…) Bene! Devo sentire che nomine fanno quelli lì, di quella banda lì, del governo”.
Stavolta è l’ex parlamentare Dc Gianstefano Frigerio a parlare così alla sua segretaria che aveva fissato per lui — il 2 aprile — “una cena” con “l’Onorevole Renzo Lusetti”, ex parlamentare del Pd e dell’Udc.
La Gdf evidenzia “il movente principale dell’incontro con il parlamentare” proprio ‘”nell’argomento delle nomine dei vertici ‘pubblici’, tanto strategico” per i “progetti del sodalizio”.
In attesa dei nuovi sviluppi dell’inchiesta — oggi l’interrogatorio di Angelo Paris, il numero due di Expo finito agli arresti l’8 maggio assieme appunto a Gianstefano Frigerio, Primo Greganti e dall’ex senatore Grillo — resta il rebus sui “poteri” che Renzi ha garantito per Raffaele Cantone, il magistrato presidente dell’Anticorruzione.
Il premier ha detto sostanzialmente “sì” a “poteri particolari” per il pm ma ha frenato sulla possibilità di revoca dei contratti d’appalto sull’esposizione 2015 meritevoli di una “verifica dal punto di vista amministrativo”.
Intanto, tra oggi e domani potrebbe arrivare al Csm un’altra nota di Robledo per rispondere a Bruti Liberati che lo accusa di aver intralciato l’inchiesta su Expo con un “doppio pedinamento”.
Quello dello scontro all’interno della procura di Milano è diventato “l’altro fronte” dello scandalo Esposizione 2015.
Entro domani le due commissioni del Csm che si occupano del caso potrebbero chiudere gli accertamenti e subito dopo potrebbe arrivare la decisione di Palazzo dei Marescialli da cui dipenderà il futuro di due figure “chiave” della Procura.
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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