FABIO GRANATA: “DELLA VALLE QUALUNQUISTA, NON C’E’ SOLO L’ECONOMIA”
L’INTERVISTA SU IL RIFORMISTA: “VOTEREMO NEL 2012 E LA VERA NOVITA’ SARA’ IL TERZO POLO CHE SI ALLARGHERA’ ANCORA DI PIU'”…”LEGALITA’, UNITA’ NAZIONALE, DIRITTI CIVILI, SOLIDARIETA’ SOCIALE” SONO I PILASTRI DEL RINNOVAMENTO DELLA POLITICA
Onorevole, cosa ne pensa del j’accuse di Diego Della Valle contro la politica?
Una premessa. Ho un grande rispetto per chi ha diffuso e difeso l’ eccellenza italiana nel mondo attraverso produzioni di qualità .
Il Della Valle che mi piace è questo e anche quello che fa una grande operazione di mecenatismo culturale finanziando il restauro di un opera come il Colosseo.
Noi che facciamo politica, però, non ci sentiamo e non mi sento personalmente in attesa di un Papa nero proveniente dalla grande impresa per far ripartire l’Italia.
Nel manifesto che ha pubblicato a pagamento sui giornali, Della Valle ha scritto tante cose condivisibili anche a livello popolare, ma con uno stile che ricorda le precedenti simpatie politiche.
Come Clemente Mastella, infatti, non si capiva mai da che parte stava, così in Della Valle non si capisce mai di chi sono le responsabilità della situazione attuale.
Invece, le responsabilità ci sono eccome, vanno denunciate nome per nome.
Anche Montezemolo e altri banchieri sembrano tentati dallo scendere in campo.
Con gli imprenditori prestati alla politica abbiamo già dato con Berlusconi.
In ogni caso, nell’impegno civile di personalità come Montezemolo che hanno dato lustro all’Italia promuovendo le sue eccellenze in tutto il mondo come la Ferrari, non ci vedo nulla di male nè sono contrario in via pregiudiziale come di fronte a tutti coloro che intendono rimboccarsi le maniche davanti alla crisi e al degrado dell’attuale scena politica.
La chiamata alla responsabilità è per tutti, imprese in testa.
Se vogliono dare il loro contributo sono i benvenuti, dico no agli appelli qualunquisti e che accarezzano l’antipolitica come quello di Della Valle.
E ricordo a tutti che l’essenza della politica è la partecipazione attiva al bene comune: riguarda anche gli interessi economici, ma non solo quelli.
Il cuore del problema è far ripartire una grande alternativa possibile per rompere la gabbia del berlusconismo e offrire una prospettiva di governo al paese.
Legalità , unità nazionale, valorizzare il merito, selezione democratica dei gruppi dirigenti, diritti civili.
Questa è la proposta politica di Fli e del Terzo Polo, nonchè la cifra più importante della discesa in campo di Fini quando ruppe col Pdl.
A proposito di Pdl. Gli scricchiolii aumentano.
Le defezioni dentro il Pdl nè caratterizzeranno, sempre di più, in questa sua fase finale, la crisi.
Avremo, presto, altre sorprese. Come Terzo Polo siamo molto attenti a quello che sta facendo Beppe Pisanu e la sua area e trovo vergognoso che si cerchi, da parte di esponenti dello stesso Pdl, di macchiarne l’immagine adamantina di miglior ministro dell’Interno degli ultimi decenni.
Per quanto riguarda il futuro della legislatura, lo strumento referendario è una macchina messa in moto anche con il nostro contributo che non si fermerà . A quel punto, il premier vorrà andare a elezioni anticipate con questa legge elettorale perchè è l’unica che gli garantisce, creando dal nulla un nuovo partito, di poter mandare in Parlamento una Guardia Repubblicana che ne difenda gli interessi e ne garantisca un minimo di rappresentanza politica.
Di conseguenza, il Pdl si spaccherà in mille pezzi. Proprio come Fini aveva previsto. Voteremo nel 2012 con il Porcellum e la vera novità politica sarà il Terzo Polo, che non solo resterà unito ma si allargherà verso il Pdl e verso i settori più riformisti del Pd che non vogliono entrare nella riedizione della gioiosa macchina da guerra di Occhetto.
Nascerà un’alleanza di centro inedita e attenta al merito e all’economia, come chiedono gli imprenditori, ma soprattutto attenta ai problemi della gente, ai diritti e alla cittadinanza.
Intanto, arrivano le intercettazioni, in Aula.
Berlusconi e le cricche puntano a difendere se stessi ma non vanno da nessuna parte. Forse metteranno la fiducia e passerà , ma nel Paese monteranno rabbia e indignazione. Sarà l’ultimo atto.
Si dice che lei potrebbe finire con Di Pietro…
E’ più facile che Di Pietro si iscriva a Fli….
(da “Il Riformista“)
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