FACT CHECKING: LA BUFALA DI BERLUSCONI SULL’ECONOMIA SOMMERSA
CORRISPONDE A 200 MILIARDI NON A 800 COME AFFERMATO DAL LEADER DI FORZA ITALIA
Quanto è profonda l’economia sommersa? In che percentuale le attività non registrate e di conseguenza non tassate pesano sul prodotto interno lordo?
Le cifre più recenti del “nero” fanno scivolare Silvio Berlusconi e per lui si accende il semaforo rosso.
Lunedì 19 febbraio, ospite di Maurizio Belpietro alla trasmissione Dalla vostra parte, il leader del centrodestra fa confusione con i numeri: «L’ultima ricerca sul reddito sommerso ha portato a dire che è la metà del reddito emerso. Cioè il nostro PIL emerso è 1600 miliardi. Si calcola che il cosiddetto nero, soprattutto al centro e sud Italia, arrivi addirittura a 800 miliardi».
Nell’ordine di grandezza, l’ex cavaliere cita il Pil corretto (il dato esatto del 2015 era 1.652.153 milioni di euro) ma sbaglia le stime sul sommerso.
L’ultima ricerca disponibile è quella pubblicata dall’Istat l’11 ottobre 2017 (dati riferiti al 2015).
Secondo il report, l’economia non osservata (la somma di sommerso economico e attività illegali) vale circa 208 miliardi di euro, pari al 12,6% del Pil. Un dato molto diverso dal 50%, cioè dagli 800 miliardi evidenziati da Berlusconi.
Oltretutto il trend dell’economia sommersa è in diminuzione.
L’Istituto nazionale di statistica riporta infatti: «Rispetto al 2014, si riduce sia l’ammontare (circa 5 miliardi) sia l’incidenza sul complesso dell’attività economica (-0,5 punti percentuali). La dinamica dell’ultimo anno segna un’inversione di tendenza rispetto all’andamento mostrato dal fenomeno nel triennio precedente, caratterizzato da un progressivo aumento in termini sia di valore sia di peso».
Forse Berlusconi si riferisce a dati reperibili in rete che effettivamente si avvicinano a 800 miliardi. Ma non si tratta della “ultima ricerca” che il leader di Forza Italia ha esaltato in tv.
È una nota del 2016 di Eurispes che riprende una stima che l’istituto di ricerca produsse negli anni precedenti «secondo la quale l’Italia ha tre Pil: uno ufficiale di circa 1.500 mld di euro; uno sommerso equivalente a circa un terzo di quello ufficiale, ovvero almeno 540 mld; e uno criminale ben superiore a 200 mld. Ai circa 540 mld di sommerso indicati corrisponderebbe, considerando una tassazione di circa il 50%, la somma di 270 mld di evasione».
La stima citata dalla dichiarazione si riferisce però al volume del 2012
L’Italia in nero che si basava su dati del 2011.
(da “La Stampa”)
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