FINI ATTACCA: “MINZOLINI SI DIMETTA, C’E’ UN LIMITE ALL’INDECENZA”
IL PRESIDENTE DELLA CAMERA RICORRERA’ “IN SEDE GIUDIZIARIA E PROFESSIONALE”… ALL’ORIGINE DELLO SCONTRO UN’INTERVISTA A BECHIS SENZA CONTRADDITTORIO CON ATTACCHI ALLA GIUNTA PER IL REGOLAMENTO DELLA CAMERA
“Augusto Minzolini si deve dimettere subito per l’intollerabile faziosità del suo telegiornale. C’è un limite anche all’indecenza”.
Lo afferma il presidente della Camera Gianfranco Fini in relazione a due servizi mandati in onda dal Tg1 che lo riguardano.
Il Presidente della Camera, secondo quanto si è appreso, fa sapere che si riserva di tutelare la propria onorabilità nelle sedi giudiziarie e professionali.
Sulla vicenda è arrivata la protesta dei giornalisti, che hanno affidato il proprio disagio a un comunicato del Comitato di redazione.
“Da tempo il cdr del Tg1 denuncia che il direttore sta schierando la nostra testata sempre su tesi di parte della maggioranza e del governo e che il telegiornale quando lancia accusa non si preoccupa quasi mai del diritto di replica. Il direttore viene meno così ai doveri del rispetto del pluralismo, della correttezza dell’informazione e del servizio pubblico facendo perdere credibilità e ascolti al nostro telegiornale. Diciamo basta in nome di tutti i colleghi che credono ancora nel nostro mestiere e non meritano di essere coinvolti in continue polemiche”.
Rincara la dose Flavia Perina, deputato di Futuro e Libertà : “Sappiamo che il Tg1 è ormai un programma per pochi intimi, ma Minzolini non può comportarsi come se fosse il tinello di casa sua”, dice Perina.
“Aprire con un servizio e un’intervista senza contradditorio a Franco Bechis, vicedirettore di Libero, incentrata su un dissennato attacco alla Giunta per il regolamento della Camera e al presidente Fini è uno strappo istituzionale senza precedenti”.
Il deputato Fli conclude: “I vertici della Rai spieghino se sono consapevoli e concordi con la trasformazione del primo Tg italiano in una succursale di Libero”.
“Quello che è accaduto al tg1ha poco a che vedere con la libertà di informazione. Si tratta piu semplicemente di una nuova versione del metodo Boffo applicato al presidente della Camera, e non è la prima volta, e perfino dai microfoni del servizio pubblico”.
Lo affermano in una nota il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti e il senatore Pd Vincenzo Vita.
“Non è in discussione la libera circolazione delle opinioni; più semplicemente stiamo parlando di un falso, dal momento che il bilancio dello stato non è stato approvato per le risse all’interno della maggioranza, che è piu preoccupata di portare a casa la legge sulle intercettazioni e il processo breve che non il bilancio dello stato”.
“Dal momento – concludono Giulietti e Vita – che si tratta ormai di una consuetudine non è piu tollerabile che il vertice della Rai si giri dall’altra parte”.
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