FORZA ITALIA: RIVOLTA CONTRO BRUNETTA, BERLUSCONI PENSA A UN TRIUMVIRATO
IN POLE POSITION TOTI, CARFAGNA E TAJANI, QUEST’ULTIMO PER I LEGAMI EUROPEI CON IL PPE E LA CORTE DI STRASBURGO
Impegnato ad Arcore con i suoi avvocati, Silvio Berlusconi ha rimandato per l’ennesima volta le attese nomine del vertice e dei coordinatori di Forza Italia, in un gioco di rinvii estenuante che sta facendo saltare i nervi a tutti i “lealisti” che l’hanno sostenuto contro Angelino Alfano.
La novità dell’ultim’ora sarebbe quella di affidare il partito a un triunvirato con dentro – oltre al giornalista Giovanni Toti e a una donna (si parla di Mara Carfagna) – il vicepresidente della commissione europea, Antonio Tajani.
Un colpo ad effetto, per riconquistare credibilità nella famiglia del Ppe e tenere aperto un canale di comunicazione con i moderati del nuovo centrodestra.
Ma soprattutto, vista l’importanza dei legami europei di Tajani, per sperare di influenzare positivamente la corte di Strasburgo chiamata a decidere sul ricorso contro la legge Severino.
Sotto la pelle di Forza Italia sta però montando un altro caso, questo sì deflagrante: nel gruppo della Camera il disagio dell’area “lealista” nei confronti del capogruppo Renato Brunetta ha superato i livelli di guardia.
Nei prossimi giorni questa frustrazione potrebbe sfociare in una raccolta di firme contro l’economista, a cui viene imputata una gestione troppo solitaria e accentratrice del gruppo. Ma c’è dell’altro.
Gli avversari di Brunetta hanno iniziato a mettere in giro la voce che il professore starebbe pensando a un progetto clamoroso, quello di farsi candidare premier di Forza Italia. «Si sta accordando con i renziani sulla legge elettorale – confida un “lealista” di spicco – pur di andare alle elezioni a maggio. In questo modo, visto che Berlusconi non può candidarsi, spera di essere lui il nostro portabandiera ».
Brunetta è una macchina da guerra. Riunisce il suo staff alle sette del mattino, poi alle nove allarga la riunione agli altri deputati.
Ha trasformato il vecchio “Mattinale”, la rassegna stampa del gruppo, in un formidabile strumento di propaganda.
Insomma, sembra davvero in corsa e questo, naturalmente, alimenta sospetti e risentimenti. Malumori non certo mitigati dal proverbiale caratteraccio del personaggio.
Ma il Cavaliere, terminale ultimo delle lamentele dei deputati contro il capogruppo, non se la sente di sostituirlo in questo momento.
A meno che davvero la rivolta non venga allo scoperto con una raccolta di firme.
Il piano di riserva sarebbe quello di candidare Brunetta alle europee, per poi procedere a una sostituzione morbida che non sembri una rimozione d’ufficio.
Tra le tante grane aperte, ieri per Berlusconi è arrivata intanto una buona notizia.
La procura di Roma ha infatti chiesto l’archiviazione del procedimento aperto nei sui confronti per il reato di voto di scambio.
L’iniziativa è del pm Roberto Felici, chiamato a vagliare le denunce presentate in varie città italiane (tra gli esposti anche quello di Gianfranco Mascia, già candidato con Rivoluzione Civile) per la famosa lettera con la promessa sul rimborso Imu 2012 spedita agli italiani nell’ultima campagna elettorale.
Per la procura si trattava soltanto di propaganda elettorale.
Francesco Bei
(da “La Repubblica”)
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