FUORI LA NAPOLI, LA ‘NDRANGHETA RINGRAZIA
QUANDO IL “DITO ALZATO” SI TRASFORMA IN “BRAGHE ABBASSATE”
Inaspettato (ma fino ad un certo punto) regalo alla mafia.
Angela Napoli fuori dal Parlamento.
Così ha voluto Fli e così hanno voluto l’ingratitudine di Gianfranco Fini e di Italo Bocchino.
Il siluramento politico di Angela Napoli deve far riflettere più di quanto, a sinistra, fa riflettere l’esclusione dalle liste elettorali delle sindachesse antimafia, elevate a simbolo della resistenza alla criminalità mafiosa ma non meritevoli di una candidatura al parlamento.
Per Angela Napoli è molto più grave la sua esclusione perchè si saldano in un torbido intreccio volontà politiche e disegni mafiosi.
Intercettazioni fra boss mafiosi rivelano che alla Napoli volevano chiudere la bocca per la sua ostinata azione di denuncia di quanto si muove in quella che il procuratore Pignatone ha definito la “zona grigia”, dove i poteri criminali trovano compiacenze, omissioni e connivenze.
Un boss si era fatto trasferire in ospedale ed Angela Napoli sollevò il caso rimandandolo in galera.
Un colpo ben assestato che non gli è stato perdonato di cui si discute nelle intercettazioni.
Vive scortata da oltre dieci anni perchè non c’è fenomeno criminale che lei non abbia indagato e denunciato.
Nel Sud è risaputo che il voto passa anche per canali limacciosi che la politica fa finta di ignorare.
Angela Napoli nel denunciare gli intrecci torbidi fra malapolitica e malaffare non si è mai preoccupata delle ritorsioni che potevano seguire alle sue denunce.
Non è da escludere che la sua battaglia contro mafia e criminalità abbia compromesso seguiti elettorali venuti meno a chi non si è mai posto il problema della provenienza di certi voti.
È un legittimo sospetto perchè la Napoli nel panorama politico, non solo calabrese, è una figura inattaccabile sotto il profilo della lotta alla criminalità e alle mafie.
Nei suoi confronti Gianfranco Fini si è comportato con ingratitudine politica perchè la Napoli, nei confronti di Fini, è stata sempre leale e solidale, anche nei momenti più difficili.
Si dice che sia stato Bocchino, molto vicino a Fini, a fare fuori la Napoli dalle candidature e da Fli.
È una responsabilità pesante perchè, comunque la si voglia mettere, è un regalo che nemmeno la mafia si aspettava.
La torbida logica della politica e delle carriere connesse è riuscita là dove lupara e tritolo non erano riusciti.
Complimenti.
(da “Mezzoeuro”)
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