GENTILINI : “E’ FINITA L’ERA DELLA LEGA”
IL CENTROSINSTRA CONQUISTA TREVISO….LO SCERIFFO: “MANCATO IL SUPPORTO DI LEGA E PDL”
Manildo è il nuovo sindaco di Treviso. Vince con il 55% delle preferenze e scalza la Lega da Ca’ Sugana dopo 19 anni di governo ininterrotto.
Sconfitto Giancarlo Gentilini, il vicesindaco sceriffo che si trova ancora chiuso nel suo ufficio di Ca’ Sugana.
«L’essere riusciti a raggiungere questo risultato, e l’entusiasmo dei cittadini lo dimostra – ha detto il neosindaco Manildo – rappresenta qualcosa di storico».
Quando mancano pochissime sezioni l’avvocato del Pd è al 55,7%.
Affluenza in calo al ballottaggio: alla chiusura dei seggi ha votato il 58,61 % degli aventi diritto, in calo di quasi 4 punti punti rispetto a due settimane fa. Al primo turno l’affluenza infatti era stata del 63,2%, con 42.110 elettori.
Giovanni Manildo era uscito in testa dalle urne con il 42,5% delle preferenze (17 mila voti); dietro di lui Gentilini con il 34,8% (14 mila voti).
A Palazzo dei Trecento vanno e vengono curiosi e candidati al consiglio comunale, sostenitori delle due fazioni in corsa per la fascia tricolore di Ca’ Sugana. In municipio Gentilini è chiuso nel suo ufficio con i fedelissimi. Il centrosinistra invece segue gli esiti in via Ortazzo, sede del comitato elettorale.
«È finita l’era Gentilini, è finita l’era della Lega e del Pdl. Stop. Adesso Gentilini scompare dalla scena amministrativa e politica»: è il commento all’Ansa di Giancarlo Gentilini, che a poche sezioni dalla fine esce sconfitto dalla corsa a sindaco di Treviso, città dove la Lega ha governato negli ultimi 20 anni.
Poi aggiunge: «E’ mancato il supporto della Lega e del Pdl. Io i miei voti me li sono presi. Mi sono mancate le stampelle. Mi hanno buttato nel fango della sinistra».
E ancora: «In generale è finita. Abbiamo perso dappertutto. Bisogna sapere che l’orda barbara della sinistra non si ferma mai».
Nella città della Marca, governata per 20 anni dal Carroccio, prima dallo stesso Gentilini e poi dal segretario della Liga Veneta Gianpaolo Gobbo, la chiusura della lunga fase leghista ha l’immagine dei grandi manifesti con il profilo di Gentilini ed il pollice alzato, già strappati e consumati dalla pioggia.
Manildo, del Pd, avvocato di estrazione cattolica, è stato protagonista di una campagna elettorale tenace e capillare, e partiva dal 42,5% conquistato al primo turno.
Silvia Madiotto
(da “il Corriere del Veneto”)
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