I COMPAGNI DI STRADA DI FINI: DAL PASSO ROMANO AI DUE PASSI INDIETRO
SE FINI HA I SUOI “FINI”, LA CLASSE DIRIGENTE DI AN NON E’ DA MENO: COLONNELLI VOTATI A UNA VITA DA MEDIOCRI MEDIANI… NE SPARLANO AL BAR MA POI PER UN POSTO CHE CONTA SI GENUFLETTONO… IL RUOLO DI “VASCA DI DECANTAZIONE” DELLE FINTE MINORANZE INTERNE… VIETATO DISCUTERE, DECIDE (MALE) UNO PER TUTTI
Per una volta spenderò due parole a favore di Gianfranco Fini, non stupitevi: essendo quasi suo coetaneo e avendone seguito la “coerente” carriera politica, già al tempo della sua elezione per grazia ricevuta ( da Almirante), era evidente anche a un cieco dove volesse arrivare e dove lo indirizzasse la sua ambizione.
Se diventò a suo tempo segretario giovanile dell’allora F.d.G. fu semplicemente perchè, pur arrivando quinto nella rosa di nomi votati dalla base giovanile, Almirante lo impose come segretario di quella che fu peraltro una gestione pessima, ma funzionale a determinate impostazioni.
Non mi scandalizzai allora, non mi scandalizzo certo ora che ha organizzato più visite in sinagoga che congressi interni, che si è scoperto più antifascista che anti-casta.
Se avessi avuto stima dell’uomo sarei rimasto nel partito, non avendone mai e sottolineo mai avuta, ho fatto quello che Matteoli ha consigliato in questi giorno a chi non vuole essere “antifascista”, ovvero me ne sono andato prima che mi chiedessero il Dna.
Il problema che Matteoli non ha chiaro è che, a forza di invitare ad andarsene, rischia di restare solo lui e pochi altri a cantare “eravamo 4 amici al bar, (non) sognavamo di cambiare il mondo…”. Possibilmente gli consiglierei di scegliere un bar senza tavoli vicini, altrimenti finisce come qualche anno fa, quando i “colonnelli di An” furono sentiti dire ” Fini non capisce un cazzo”. Non che non ne condivida il contenuto, sia chiaro, lo dico nel suo interesse “infrastrutturale”, altrimenti ritorna a Livorno a gustarsi solitario il cacciucco.
Perchè vedete, lo dico proprio perchè anche Fini ha fatto riferimento ai valori della libertà e della democrazia, tali principi, prima di perorarli all’esterno, andrebbero applicati all’interno del proprio partito, con una libera circolazione di idee, con congressi veri, con scelte condivise.
Anche perchè o ti trovi di fronte a un grande politico e a un eccelso stratega ( e non è il caso del modesto Gianfri), oppure gli insuccessi elettorali ( in 10 anni un partito che scende dal 15% all’attuale 8%, se non si fosse “nascosto” nel cappottone del PdL), i cambi umorali di rotta, la vendita di valori e principi per uno stock di poltrone in similpelle, l’inconsistenza sociale e culturale, la supponenza da “primo della classe”, non ti portano lontano: al massimo, tra un compromesso e l’altro, entri nei salotti buoni e nella Camera caritatis.
Si è mai visto un partito senza dissenso e senza un’opposizione interna? Si è mai vista una classe dirigente periferica, inginocchiata e devota, che pare convertita all’Islam, da come alza il culo e dirige lo sguardo e la preghiera alla mecca partitocratica?
Ma questi “uomini di panza” che Fini ha avuto intorno in questi anni, lo hanno mai contraddetto? Hanno mai avuto le palle di rischiare una briciola del loro potere per far crescere il dibattito interno?
Altro che colonnelli, sembrano dei Vigili del fuoco, pronti ad accorrere al minimo sfregolio di fiammifero che possa “incendiare” l’anticamera” del potere interno. Lo vediamo in questi giorni: Alemanno dice che non tutto il fascismo è da buttare, La Russa sostiene che nella Rsi c’erano dei combattenti leali, arriva Fini e li bastona, arruolando tutta An nei Gap partigiani e che succede?
La base giovanile si incazza giustamente, ma Alemanno scrive che Fini ha ragione, La Russa condivide, la giovane “anziana” Meloni fa da pompiera e invita a non cadere in tranelli ( quali? quelli di Fini, forse).
Ma come, due giorni prima avevate detto certe cose e ora dite l’opposto? Ma siamo uomini o caporali?- direbbe Totò. Direi io ” Ma una dignità l’avete, cazzo?”. Potete permettervi qualsiasi cosa, con la posizione che avete, ma state zitti come dei maggiordomi in livrea…
Ha avuto più coraggio Berlusconi che ha dichiarato: “L’antifascismo? Ho altro a cui pensare”, liquidando la domanda dei giornalisti, che chi in passato era corso a sottoscrivere sgomitando la mozione di Fini: “Msi: il fascismo del 2000″… Andate a leggervi le firme in calce di attuali ministri…
E poi basta con l’equivoco della “componente interna”, dell’ex “opposizione interna”, dell’ex “codice identitario”… Identitario un cazzo, se uno avesse un’identità la mantiene e non la vende, se avesse delle radici ne resterebbe ancorato.
In An le minoranze sono solo servite ad aumentare il peso interno al momento di rivendicare posti, lo si dica una volta per tutte. E la destra “identitaria” è servita per prendere per il culo la base giovanile ( vecchio vizio anche del Msi), al fine di far ribollire il pentolone senza mai farlo esplodere, di mantenere nei “ranghi” una minoranza arrabbiata, direbbe saggiamente Almirante “per incanalare la protesta”.
Una vasca di decantazione diciamo noi, divenuta sempre più acqua stagnante, senza la minima circolazione di idee e coerenza di comportamenti.
Ecco perchè non tutte colpe sono di Fini, troppo facile indossare la divisa d’ordinanza dei pompieri quando il posto è sicuro. E la stessa base giovanile e non, la stessa classe dirigente periferica di An che ha dormito sugli allori, non è esente da colpe. Ha accettato supinamente la liquidazione di An senza neanche reclamare un Congresso, questo si farà a cose già fatte… ma neanche nella Repubblica di Bananas si procede così.
Ma chi l’ha deciso? Un uomo solo al comando, come nei tapponi pirenaici del Tour? Attenti a quando verrà il momento della “cotta”… quando salteranno posti negli Enti locali ( a favore di Fi) per la grande marmellata fatta, quando vi accorgerete di non avere padri e madri, radici e valori, di essere omogeneizzati in un partito democristiano (e poco democratico)… Qualcuno forse allora rimpiangerà di non aver alzato la mano per chiedere la parola e dissentire. Dio ci salvi dai prudenti e dai pavidi.
E non lo diciamo perchè non crediamo nell’alleanza di centrodestra, anzi: ma siamo abituati a entrare dalla porta principale a testa alta, con le nostre idee e la nostra dignità .
La porta di servizio la usa la servitù. E questo basti.
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