I DETTAGLI DELL’ACCORDO: FONDO DI GARANZIA DI 50 MILIARDI DI CUI 25 PER RICAPITALIZZARE LE BANCHE
12,5 PER RIDURRE IL DEBITO, 12,5 PER STIMOLARE L’ECONOMIA
Il terzo programma di aiuti per salvare la Grecia avrà un importo di 82-86 miliardi. Dopo le
complicate trattative, durate tutta la notte, la Grecia e i creditori internazionali hanno trovato un accordo.
Un compromesso che il premier greco Alexis Tsipras ha accettato, e che ora porterà il Paese a prendere “dure decisioni”.
La promessa che se il programma economico concordato nei dettagli e con un preciso calendario sarà effettivamente attuato è aperta la porta a un alleggerimento del debito con scadenze più lunghe e un periodo di grazia sui pagamenti è aperta.
Secondo quanto trapela, dovrà nascere un fondo di garanzia o di privatizzazioni di circa 50 miliardi di euro con base in Grecia, non in Lussemburgo come prevedeva il documento discusso nella notte e preparato dall’Eurogruppo.
Gli asset greci saranno trasferiti al nuovo fondo, poi ‘monetizzati’ attraverso privatizzazioni o la loro gestione. Di questi 50 miliardi: 25 miliardi serviranno per riparare i debiti e ricapitalizzare le banche greche, 12,5 miliardi per abbattere il debito, 12,5 miliardi per investimenti volti alla crescita.
“Ci sarà una governance con la presenza di esperti che vedranno quali saranno i beni che meglio si prestano – ha detto il presidente dell’Eurogruppo Dijsselbloem -. Sarà basato (il fondo di garanzia ndr.) in Grecia”.
Per quanto riguarda il debito, la Grecia, come previsto, non ha ottenuto un haircut ma ha portato a casa un’estensione delle scadenze e una negoziazione sui tassi di interesse.
Sulle misure approvate dall’accordo, ha detto il presidente francese Francois Hollande. Tutte le misure previste dall’accordo saranno supervisionate dalle istituzioni: Bce, Commissione Europea e Fondo Monetario Internazionale.
L’accordo prevede inoltre un prestito ponte per la Grecia di 7 miliardi entro il 20 Luglio, e un aiuto addizionale di 5 miliardi ad Agosto.
Entro mercoledì 15 luglio, cioè tra due giorni, la Grecia dovrà adottare la riforma dell’Iva, quella delle pensioni, quella dell’Elstat (l’istituto nazionale di statistica) e introdurre tagli semi-automatici alla spesa in caso di deviazioni dall’obiettivo del surplus primario.
E’ quanto si legge nell’accordo siglato stanotte a Bruxelles.
Entro il 22 luglio, prosegue il testo, la Grecia dovrà adottare invece la riforma del codice di procedura civile e recepire la direttiva Brrd (Bank Recovery and Resolution Directive) sul fallimento degli istituti di credito.
“Solo conseguentemente alla implementazione legale delle prime quattro misure su menzionate – recita il documento – così come alla assunzione di tutti gli impegni inclusi in questo documento dal Parlamento greco, verificato dalle istituzioni e dall’Eurogruppo, potrà essere presa la decisione di dare mandato alle istituzioni di negoziare un memorandum di intesa”.
Di fatto torna il metodo Troika: nel memorandum di intesa (modello che Tsipras aveva rifiutato appena arrivato al governo) che sarà negoziato si prevede espressamente la consultazione e l’accordo con i creditori “su tutte le leggi sulle aree rilevanti prima della discussione in Parlamento”.
Il controllo dei creditori sarà invasivo e su tutte le principali scelte pubbliche.
(da “Huffingtonpost”)
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