I MILITANTI DEL PD IN RIVOLTA DOPO IL VOTO DEL PARTITO CONTRO L’ABOLIZIONE DELLE PROVINCE: “VERGOGNA. UN’ALTRA OCCASIONE PERSA”
L’ASTENSIONE DETERMINANTE DEL PD HA AFFOSSATO LA LEGGE TAGLIA-PROVINCE…..CENTINAIA DI COMMENTI INFURIATI SUL SITO UFFICIALE: “OGNI VOLTA TROVATE SEMPRE UNA SCUSA PER SALVARE LA CASTA”
Sarà anche vero, come hanno precisato in queste ore tutti i big del partito, Bersani in testa, che in materia “il Pd ha le sue idee e non va dietro a tirate demagogiche”, ma l’astensione “decisiva” alla Camera sulla legge taglia-province dell’Idv, per i militanti pesa eccome.
Il mancato voto che ha affossato, martedì in Aula, il provvedimento proposto dal partito di Di Pietro ha causato strascichi e malumori non solo interni al partito (vedi lo “smarcamento” del sindaco di Firenze, Matteo Renzi).
Commenti inferociti sul sito. Le tracce più evidenti si trovano sul sito dei Democratici, preso d’assedio da militanti a cui la linea dettata dal capogruppo Franceschini proprio non è andata giù.
Più di trecento commenti hanno invaso a caldo la sezione enti locali.
Con lo stesso filo conduttore: “occasione persa”, “segnale mancato”, “parole a cui non fanno mai seguito i fatti”, stando solo ai post più gentili.
E poco hanno rasserenato gli animi anche le rassicurazioni del responsabile Enti Locali del partito, Davide Zoggia, che online ha pubblicato le motivazioni del no e la proposta del partito per una riforma complessiva in materia (la proposta di Legge Costituzionale N. 4439 presentata il 21 giugno 2011).
Centinaia di commenti anche nella giornata di oggi tanto per far capire che anche i distinguo e le migliori intenzioni in questo caso contano poco.
Parole senza fatti.
“Ogni volta c’è una scusa buona per non mettere mano a nulla”, scrive quasi rassegnato Francesco C., “il paese si sta muovendo e voi rimanete immobili”. “Accidenti a voi…”, si rammarica Federica, “un’altra occasione persa”.
Incredulità mista a rabbia per molti dei sostenitori.
“Delusione, tristezza, amarezza, questi sono i sentimenti che provo”, elenca Rosaria M., “nell’aver appreso la notizia che vi siete astenuti”.
Ci sono poi quelli che vanno giù duro. “Siete una vergogna per l’Italia, avete dimostrato di far parte della casta”, scrive Stefano S., che arriva ad invocare un passo indietro del segretario.
“Dopo Berlusconi oggi chiedo anche a Bersani di dimettersi perchè è un’offesa ai suoi elettori”. “Ho strappato la tessera Pd, ve la rispedisco con posta prioritaria, spero che altri facciano lo stesso”, è l’auspicio amaro di Sabatino A.
L’insopportabile tatticismo. Tanti i motivi di questa rivolta telematica. C’è chi critica l’aver sostenuto indirettamente il governo, permettendogli di non andare sotto in Aula. Ad altri non va proprio giù che si sia affossato un provvedimento sicuramente “perfettibile” ma visto come un colpo alla “casta” in tempi di austerity per tutti.
Tanti poi sottolineano come si resti prigionieri di un insopportabile “tatticismo”, perdendo lo slancio di amministrative e referendum.
“Ma io veramente non capisco”, è la sintesi sconsolata di Davide B., “a meno di non voler veramente pensar male… Avevate l’occasione per ritrovare la simpatia dell’elettorato, dopo delle votazioni e un referendum che dicono molto sull’umore dei cittadini […] E cosa fate vi astenete? E in più tirate fuori proposte fantasiose quanto fuori luogo, ad un passo dal default? Ormai Berlusconi è finito, ma voi? Di fronte ad una simile cecità si rimane senza parole: rimangono solo le parolacce!”.
Parolacce che a qualcuno scappano, mentre altri si lamentano di essere stati censurati anche se la maggior parte dei commenti resta ben visibile.
C’è spazio anche per una citazione caustica: “E’ ora di smetterla di star lì a spidocchiare i peluche! Dovete andare a casa tutti, subito”.
Le spiegazioni di Zoggia.
Guarda avanti e punta a riconquistare gli “scontenti”, il responsabile enti locali del partito, Davide Zoggia, che si sta spendendo in prima persona per placare i delusi. “Comprendiamo lo stato d’animo dei cittadini sui costi della politica”, dice Zoggia interpellato da Repubblica. it, “è assolutamente legittimo, ma non stiamo buttando la palla in tribuna. Abbiamo già presentato una legge costituzionale ma nei prossimi giorni presenteremo anche una riforma complessiva che riguarda Comuni, Province e Regioni. Non è che basta fare un segno con la matita dicendo abolite, anche se sarebbe più facile: dobbiamo creare delle cose che diano dei risultati”.
Sulla reazione della base: “Abbiamo spiegato e stiamo spiegando sul nostro sito e rispondendo alle tante mail che abbiamo ricevuto qual è la posizione del Partito Democratico. Andremo avanti in tempi brevissimi con la nostra proposta”. L’impressione è che si debba fare davvero in fretta.-
Pasquale Notargiacomo
(da “La Repubblica“)
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