I VECCHI LEGHISTI GONGOLANO PER LA TRANVATA RIMEDIATA DAL GENERALE IN TOSCANA, E SI MORMORA DI UN’USCITA DELL’EX PARÀ DAL CARROCCIO, PER FORMARE UN NUOVO PARTITO
IN PARLAMENTO CI SONO GIÀ ALCUNI FEDELISSIMI PRONTI A FORMARE UNA COMPONENTE, I “NOI PER VANNACCI”
Gli hanno fatto credere che fosse il generale della Lega, ma è pronto a fare il leader del gruppo misto. Si prepara la Vannacci exit e il primo a sorriderne sarebbe Salvini.
In Calabria Claudio Durigon vale più di Vannacci, in Veneto c’è Luca Zaia che sta per farsi la Csu, il grande partito settentrionale, eventuale presidente del Consiglio regionale Veneto, doge per sempre, temuto al punto che la destra non vuole il suo cognome.
L’uscita di Vannacci dalla Lega è seria, non è una fantasia, e la chiedono i suoi, i team Vannacci.
Il suo aiutante di campo, Massimiliano Simoni, dice da ieri: “Se ci fosse stato il suo nome in Toscana andava meglio” e nella Lega rispondono: “E lo metta, si faccia il suo partito”.
Esiste già un gruppo di fedelissimi del generale a Camera e Senato che Vannacci può usare per formare una componente, i “Noi per Vannacci”.
E’ composto dai deputati: Edoardo Ziello, Elisa Montemagni, Andrea Barabotti, Rossano Sasso, Domenico Furgiuele (con i suoi voti potrebbe fare tutto, anche andare con Avs) e Dario Giagoni.
Al Senato sono “vannacciani”: Claudio Borghi, Manfredi Potenti. E’ amato dal generale Luca Toccalini, il segretario della Lega giovani che lo ha fatto salire sul palco a Pontida.
Si è forse vicini all’epilogo. A Vannacci è stato permesso di assemblare team, farsi la sua corrente. E’ l’unico che può inviare ai federali della Lega, le massime riunioni di partito, un altro dei suoi aiutanti di campo, Cristiano Romani, al suo posto. Salvini ha nominato Vannacci vicesegretario della Lega, carica che avrebbe potuto assegnare a Zaia. Aveva ragione il generale: il mondo “era” al contrario.
(da il Foglio)
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