IL DOPPIO DIRETTORE CI SCRIVE
ROBERTO GIOVANNETTI, DIRETTORE SIA DELL’ AMBIENTE CHE RESPONSABILE DELL’UFFICIO LEGALE, PRECISA CHE PRENDE UN SOLO STIPENDIO… MA SI DIMENTICA CHE ESISTONO ANCHE LE INDENNITA’… E CONTRADDICE LE SUE STESSE AFFERMAZIONI
Riceviamo la simpatica precisazione di Roberto Giovannetti e pubblichiamo:
Egr.Direttore,
leggo solo ora il suo divertente articolo. Solo due precisazioni:
a) “purtroppo” non sono religioso (l’obiezione di coscienza non è un’esclusiva dell’area cattolica…)
b) per dirigere l’area 08 ed il servizio legale prendo lo stesso stipendio che prendeva il direttore dell’area 08; cioè un solo stipendio.
Un consiglio: presti maggiore attenzione nella scelta dei suoi informatori: non tutti sono all’altezza e alcuni si riconoscono facilmente.
Risponde il ns. direttore
Caro Giovannetti,
prendo atto, dalla sua gentile risposta, che nulla ha da obiettare sulla ricostruzione da noi fatta della sua brillante carriera all’interno dell’Ente, che lo ha portato, caso più unico che raro, a raccogliere nella sua persona un doppio incarico dirigenziale, ovvero responsabile dell’area Ambiente e del Settore legale al tempo stesso.
Questo da anni, dividendosi tra due sedi diverse, lontane svariati chilometri che lei percorre con la sua auto e con relativo rimborso chilometrico da parte dell’Ente. Nulla ha quindi da obiettare sulla opportunità di tale doppio incarico, in quanto scelta della Pubblica Amministrazione, a cui lei con sacrificio evidentemente si è adeguato.
Nessuno ha mai sostenuto poi, se non con l’arma della satira, che la sua obiezione sia di tradizione religiosa, tanto è vero che il titolo dell’articolo a lei dedicato parla di “Miracolo laico in Provincia: un direttore con il dono dell’ubiquità “. Legga più attentamente direttore…
In ogni caso, coscienti di aver recato nocumento alla sua laicità , accompagnando il testo precedente con la foto di una processione religiosa di antiche tradizioni, relativa ai portatori di Cristo, riteniamo doveroso porvi rimedio questa volta, con una foto più adeguata alle convinzioni non religiose di altri settori dell’obiezione di coscienza, certi di incontrare la sua autorevole approvazione.
Quanto alla rivendicazione di percepire un “unico stipendio” per le due cariche che ricopre da anni, riteniamo che al comune cittadino verrebbe spontanea la domanda, se così fosse: “Chi glielo fa fare?”
Scartate le motivazioni religiose del ” sacrificio estremo per la comunità cristiana” che non le sono proprie, riteniamo debba intanto mettersi d’accordo con se stesso, se è vero come è vero che lei stesso, davanti a più persone, ebbe a dichiarare, più di una volta, che ” per i due incarichi prendo solo qualcosa in più”…
Mi permetta, caro Giovannetti: o si prende un solo stipendio o si prende “qualcosa in più” ( quanto?) di un solo stipendio. Tale tendenza alla “diminutio” contrasta con tutte le norme sindacali vigenti che impongono che chi esercita mansioni supplementari abbia diritto a una congrua indennità .
Indennità che lei percepisce e che abilmente evita di citare, parlando di “un solo stipendio”. Non trattasi, infatti, di “due stipendi”, ma di “uno stipendio più indennità “… sul cui ammontare in quota fissa o variabile, in molte amministrazioni locali incide, come lei ben sa, una quota di provvigione sulle cause portate felicemente a buon fine da parte della Provincia.
Quanto ai nostri informatori, stia tranquillo, sono all’altezza e non li “scegliamo”, non hanno doppi incarichi loro, sono semplicemente dei dipendenti che ci segnalano anomalie.
Non hanno bisogno di maschere carnevalizie per celarsi, nè di escamotage dialettici per nascondere la verità .
Augurandole di non incontrare troppo traffico tra Corvetto e Quarto, nei suoi spostamenti giornalieri per far fronte alla doppia direzione delle due sedi diverse, voglia gradire, da buon obiettore laico, le nostre obiezioni terrene.
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