IL LEGHISTA MOLESTATORE SPIAVA L’EX MOGLIE COL REGISTRATORE A CASA E IL GPS IN AUTO: L’EX CONSIGLIERE REGIONALE PEDRETTI A GIUDIZIO PER STALKING
GIA’ COINVOLTO NELLA VICENDA DEI RIMBORSI IN REGIONE, AVREBBE FATTO MODIFICARE I TELEFONINI DELLA DONNA PER LEGGERE I SUOI SMS
L’avrebbe controllata in ogni suo spostamento con un gps nascosto nella sua auto.
Le avrebbe intercettato gli sms in uscita con un cellulare modificato ad arte.
Avrebbe violato perfino la privacy della sua abitazione, con un registratore che intercettava tutte le conversazioni che avvenivano fra le mura domestiche.
E’ stalking, secondo il pubblico ministero bergamasco Gianluigi Dettori.
Il quale ha raccolto la denuncia presentata dalla ex moglie di Roberto Pedretti, 46enne ex consigliere regionale della Lega Nord, che era già finito sotto la lente della giustizia lo scorso dicembre per una serie di rimborsi chiesti al Pirellone per un totale di oltre 32mila euro.
La separazione tra i due coniugi risale al 2007, ma almeno secondo la donna le pressioni dell’ex marito si sarebbero intensificate nell’ultimo periodo.
Pedretti le avrebbe inviato diversi messaggi e una serie di telefonate, ma soprattutto sarebbe comparso spesso e inaspettatamente nei luoghi frequentati dalla signora.
Per conoscere i suoi spostamenti, questa è l’ipotesi dell’accusa, l’uomo avrebbe posizionato un segnalatore satellitare sotto l’auto della ex moglie, così come avrebbe modificato i telefonini della donna, per poter ricevere a sua volta qualsiasi sms lei avesse mandato dai suoi apparecchi.
I telefonini, tre in tutto, sono stati consegnati agli inquirenti e saranno sottoposti a perizia, così
come un piccolo registratore rinvenuto dalla donna in casa sua.
Una situazione che, sempre secondo l’accusa, sarebbe sufficiente a determinare uno stato d’ansia e a costringere la vittima a mutare le proprie abitudini, configurando così il reato di stalking. Pedretti, che interrogato in Procura ha parlato di accuse infondate, è stato citato in giudizio: la prima udienza è prevista per dicembre 2014.
Mara Mologni
(da “La Repubblica”)
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