IL SINDACO DI GROSSETO ORDINA A TUTTE LE SCUOLE DI FARE IL PRESEPE MA IL PREPOSTO DEL DUOMO SI DISSOCIA: “LA FEDE E’ UN ATTO LIBERO, NON SI IMPONE
IL PRIMO CITTADINO LEGHISTA E’ IL POSSIBILE CANDIDATO GOVERNATORE DELLA LEGA IN TOSCANA
Il Comune di Grosseto, governato dal centrodestra, obbliga le scuole comunali e gli uffici del municipio a esporre un presepe nei giorni delle feste natalizie, ma il sacerdote più ascoltato della diocesi cittadina, monsignor Francesco Nencioni, si dissocia dall’iniziativa dell’amministrazione: “I segni della fede non si obbligano a nessuno e in nessun luogo” è stata la replica del preposto del Duomo di Grosseto.
Il sindaco di Grosseto è il possibile candidato di Matteo Salvini alle prossime elezioni Regionali in Toscana, Antonfrancesco Vivarelli Colonna,
La mozione era stata presentata (e approvata) dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Casapound (gruppo misto) e impegnava il sindaco ad “attivarsi affinchè all’interno di ogni scuola e del palazzo comunale sia previsto in vista delle prossime festività un presepe, ben visibile e di consone dimensioni”.
Monsignor Nencioni, classe 1926, è la storica voce della chiesa maremmana (è stato ordinato sacerdote nel 1950) fino a diventarne una colonna. Tant’è che lo scorso 29 dicembre ha ricevuto la benemerenza del Comune, cerimonia officiata proprio dal sindaco Vivarelli Colonna che in quell’occasione lo aveva definito “un uomo giusto”. “La fede è un atto libero — ha detto monsignor Nencioni al Corriere Fiorentino — viene dall’accoglienza di un dono frutto dell’intelligenza, bensì del cuore e della necessità intima di avvertire le domande fondamentali dell’esistenza. E a queste domande le risposte non possono essere obbligate”. Per questo, ha concluso monsignor Nencioni, “i segni della fede non possono essere imposti da nessuno”.
(da agenzie)
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