“PICCHIATO DA DUE NERI”: LA BUFALA INVENTATA DA UNA DONNA DI TARANTO HA RAGGIUNTO MILIONI DI PERSONE ED ERA STATA CONDIVISA ANCHE DA “IL GIORNALE”
E ORA CHI PAGA? QUANTI LEGGERANNO CHE LA NOTIZIA ERA FALSA? … QUANDO LO STATO CAPIRA’ CHE SIAMO DI FRONTE A UNA ASSOCIAZIONE A DELINQUERE CHE ISTIGA ALL’ODIO PER MINARE LE FONDAMENTA DEL NOSTRO PAESE?
Lo scorso 5 dicembre ha fatto scalpore la denuncia di una donna di Taranto che ha postato la foto del marito ricoverato in ospedale con la seguente didascalia: “Sono una moglie tarantina di 28 anni. Volevo condividere un episodio sconcertante a Taranto: mio marito stava tornando da lavoro ed è stato preso a calci e pugni da uomini di colore per puro divertimento. Ora ha la spalla lesionata, non ha più i denti superiori e inferiori. Domando: un ragazzo di 27 anni può essere ridotto a deglutire cibi liquidi e a bere con l’ausilio di infermiere per causa di questi personaggi tanto elogiati dai tanti BUONISTI? Io non sono razzista, però è giusto che gli aggressori paghino al di là del colore della pelle”.
Il post aveva raggiunto milioni di italiani e condiviso da moltissime persone ed era stato anche raccontato da Il Giornale.
Peccato che sia tutta una bufala. Perchè come ha confermato la polizia, l’uomo era giunto in ospedale con ferite al volto.
Inizialmente aveva spiegato ai sanitari del 118 di essere caduto a causa di un malore, connesso ad una patologia di cui soffre.
Al pronto soccorso, però, aveva cambiato versione spiegando di essere stato assalito e picchiato da due extracomunitari.
Cathy La Torre, su Instagram, ha commentato la notizia: “Quante condivisioni ha avuto il post? 8.800. Ottomilaottocento. Per darvi un’idea dei numeri, nelle ultime 24 ore, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha pubblicato 20 post. Di questi 20 post, solamente 3 hanno avuto più condivisioni del racconto inventato. Questo senza contare le oltre 5.000 condivisioni dell’articolo del “Il Giornale” e le altre migliaia e migliaia delle varie testate e pagine Facebook locali. Parliamo di milioni di Italiani raggiunti da una notizia inventata. Milioni di Italiani a cui la smentita di questa bufala non arriverà mai. Cosa può spingere una persona a mettere deliberatamente in pericolo altre persone? Esiste una fine a questo fondo che continuiamo a scavare? Me lo chiedo da ore, ma non riesco a darmi una risposta. So, però, che siamo a un punto di non ritorno. E so, che è necessario fare la propria parte, nella speranza che questo post possa arrivare anche a una sola di quelle persone ingannate da chi passa il proprio tempo a seminare odio”.
(da agenzie)
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