IL SUV DEGLI YOUTUBER SVALVOLATI CHE È COSTATO LA VITA AL PICCOLO MANUEL ERA LANCIATO ALMENO A 160 ALL’ORA
DA VALUTARE LA POSIZIONE DEL CONCESSIONARIO-SPONSOR, CHE ERA A CONOSCENZA DELLA NUOVA SFIDA ESTREMA LANCIATA DAI 4 … IL PM HA DISPOSTO ESAMI TOSSICOLOGICI DI SECONDO LIVELLO PER VERIFICARE IL QUANTITATIVO DI DROGA, CANNABIS, ASSUNTA DA DI PIETRO E, SOPRATTUTTO, QUANDO
La richiesta di arresto per Matteo Di Pietro ferma da giorni sul tavolo del gip, gli esami tossicologici di secondo livello disposti dal pm, la «fuga» dall’Infernetto dei quattro youtuber indagati, la Lamborghini Urus che avrebbe superato l’incrocio a una velocità folle.
Almeno a 160 chilometri orari, stando ai primi calcoli tra la distanza percorsa da un punto all’altro del quartiere in pochi secondi come registrano le telecamere piazzate nel quartiere.
E poi c’è l’autista dell’Atac, il supertestimone che segue a qualche decina di metri la FourFour di Elena Uccello, sventrata dalla Lamborghini blu elettrico dei The Borderline in quel maledetto pomeriggio di mercoledì scorso. Una testimonianza importante, la numero uno, per ricostruire una dinamica tutta ancora da chiarire.
Ad affiancare i vigili urbani nell’inchiesta sulla morte del piccolo Manuel Proietti, 5 anni, i carabinieri di piazzale Clodio che hanno già perquisito l’abitazione di Di Pietro a caccia di droga e video.
Sotto esame da giorni i telefoni cellulari dei quattro a bordo della supercar, oltre a Di Pietro, Vito Loiacono er Motosega, Marco Ciaffa Ciaffaroni e Gaia Nota, un’amica estranea alla sfida che ha chiesto un passaggio 500 metri prima dell’impatto.
Non erano con loro, come era uscito in un primo momento, la ragazza di Di Pietro, Giulia Giannandrea e il quinto socio della The Borderline srl, Leonardo Golinelli.
Da valutare la posizione del concessionario – sponsor, l’amministratore della Skylimit Rent Car, che era a conoscenza della nuova sfida estrema lanciata dai quattro, guidando 50 ore di fila il Suv noleggiato per 1.500 euro al giorno. Il pm titolare delle indagini, Michele Prestipino, in particolare chiede di verificare il quantitativo di droga, cannabis, assunta da Di Pietro e, soprattutto, quando. Dettagli che solo un’analisi più approfondita del drug test svolta al Grassi nell’immediato, potrà stabilire
(da Il Giornale)
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