IL VERO DRAMMA DI GRILLO: IL CROLLO DI UTENTI (E DI UTILI) DEL SUO SITO, ECCO IL GRAFICO DEGLI ULTIMI TRE MESI
CINQUESTELLE IN CROLLO VERTICALE, NON SOLO DEI VOTI MA SOPRATTUTTO DEGLI UTENTI DEL SUO BLOG
Grillo si scaglia contro Facebook, peccato che il 23% degli utenti del suo sito (e quindi dei suoi utili) provengono proprio da Facebook.
«Attenti a Facebook, ci spiano»: la sparata in un comizio a Cagliari del M5S, movimento che proprio ai social network e alla rete deve la sua fortuna
Grillo contro i social network. «Avete visto Obama? Hanno ammesso che sono anni che spiano milioni di americani.. Lo fanno anche qua. Non usate Facebook, i dati vengono messi in un database.. stiamo attenti.. ai nostri deputati sono entrati nelle mail. Non era mai successo. Hanno alzato il tiro perchè sanno che il Movimento 5 stelle sarà un problema per l’Europa».
Parole che sorprendono quelle di Grillo, pronunciate ad Assemini, in provincia di Cagliari, e riferite alla bufera che ha investito l’amministrazione Obama per il controllo di dati telefonici e web.
E non importa che proprio sui social network e sulla rete il comico genovese e il suo guru Gianroberto Casaleggio siano riusciti lanciare le Cinque Stelle.
E non tranquillizzano nemmeno le parole di Zuckerberg che ha dichiarato «Facebook non fa e non ha mai fatto parte di programmi per passare informazioni sugli utenti al governo degli Stati Uniti, nè tantomento abbiamo mai concesso l’accesso ai nostri server».
Contrordine, cittadini: «Ora Facebook è il male».
Già a fine 2011 dal suo blog Grillo si scagliava contro il colosso di Zuckerberg. «Senza iscritti Facebook varrebbe zero. Se io e mio figlio, ad esempio, cancellassimo il profilo, il valore di Facebook diminuirebbe all’istante di 200 dollari. Il capitale sono gli utenti, i loro contenuti e le loro reti di relazione e non la piattaforma, ma Facebook è un mondo chiuso in se stesso nell’universo di Internet, chi vi entra non vi può più uscire», scriveva.
Ad andare giù dunque è anche il lato economico del rapporto, che monetizza la vita degli utenti attraverso immagini, dati e pubblicità sulle loro bacheche.
E se Grillo proprio su Facebook ha una delle pagine più condivise e cliccate, con oltre 1 milione e 300 mila like, da cui «diffonde il verbo», evidentemente l’amore con la piattaforma non è così ricambiato.
Anche ai suoi parlamentari, in occasione del vertice “segreto” in agriturismo il leader del M5S ha consigliato ai suoi deputati: «Non pubblicate sui social network elementi della vostra vita privata, ma solo l’attività parlamentare».
Un consiglio dato anche all’indomani delle polemiche per certe esternazioni dei cittadini proprio sulle pagine del social network. E non solo.
Per lanciare le proposte dei Cinque Stelle, negli anni Casaleggio ha incoraggiato l’uso di piattaforme alternative per il dialogo tra pentastallati. Una su tutte MeetUp, diventato uno degli strumenti più usati all’interno del Movimento – oltre al blog – per fare politica.
Mezzi grazie ai quali Casaleggio gestisce la comunicazione delle Cinque Stelle.
Insomma, la sparata di Grillo sorprende abbastanza.
Soprattutto se letta alla luce del fatto che uno dei cardini del Movimento è proprio la e-democracy, la famosa democrazia liquida che fa della rete il mezzo principale di espressione della volontà dei cittadini.
E soprattutto alla luce del fatto che Casaleggio nei suoi discorsi ha affermato: «Nel 2051 un referendum mondiale via clic cancellerà la pena di morte, nel 2054 la prima elezione planetaria in Rete farà nascere un governo chiamato Gaia. Scompariranno partiti politici, ideologie, religioni. «Ogni essere umano sarà padrone del proprio destino e il sapere collettivo sarà la nuova politica».
E stupisce anche alla luce delle polemiche nate sulla gestione del blog, sul quale migliaia di utenti si iscrivono ogni giorno per commentare le parole di Grillo.
Marta Serafini
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