IN GERMANIA “ESSERE CONSERVATORE” E’ LA MODA DEL MOMENTO
DONNE MODELLO FOCOLARE DOMESTICO, RAGAZZI CHE “NON TROVO UNA RAGAZZA CHE VOGLIA FARE QUATTRO FIGLI”, RAZZISTI CHE NON AMMETTONO DI ESSERLO E FIGLI DI PAPA’ MA CHE “NON SI INTERESSANO DI POLITICA” (MEGLIO FARE QUATTRINI)
“Essere conservatore” è il trend del momento. In Germania come negli Usa. Soprattutto intorno ai trent’anni. Definirsi conservatori oggi invece è un vanto per alcuni, una medaglia per altri. «Perché nel XXI° secolo vivo i rapporti in modo molto conservatore, per cui non parlo con altri uomini, non frequento luoghi pubblici senza il mio fidanzato, mi vesto senza mettermi in mostra? Ora ve lo spiego».
Comincia così il suo post Luceperildomani, una Tik-Toker tedesca che riceve milioni di likes. Anche in Germania il trend Usa delle Trad-wives, le mogli tradizionali, sta dilagando.
Giovani donne che non desiderano altro nella vita che consacrarsi a rendere felice il proprio uomo, si vedono sempre più spesso a fare proseliti in tv. «Mio figlio è conservatore,
molto più di me», ci racconta senza entusiasmo Jan, padre di 58 anni nonché insegnante in una scuola di Wiesbaden.
Suo figlio Tobias – diciassette anni a novembre – «un anno fa ha deciso di convertirsi al cattolicesimo perché considerava noi protestanti troppo tolleranti rispetto alle scelte sessuali delle persone. Poi» prosegue Jan «ha pianificato che dopo la maturità entrerà come volontario nella Bundeswehr per servire il suo Paese».
È un concetto largo, una coperta contesa almeno da due partiti. I giovani dell’ultradestra di Afd, per esempio, si definiscono conservatori. «Non riesco a trovare una ragazza che condivida i miei valori», ci raccontava qualche tempo fa per i corridoi del Bundestag l’assistente parlamentare di un deputato di Alternative fuer Deutschland.
«Nessuna è disponibile a fare quattro figli» spiegava con tristezza il ragazzo, costretto a vivere in una Babylon Berlin poco disponibile a digerire il nuovo trend.
Anche i coetanei cristiano-democratici della Jungen Union, però, rivendicano lo stesso appellativo. C’è una battaglia culturale a destra per rivendicare il copyright su termini, valori e stili di vita tradizionali. Esemplare è il caso di Simon Rubbert, 16 anni, social media manager dei giovani della Cdu di Frechen.
Il ragazzo si definisce «un giovane conservatore» e ha postato su Tik-Tok un video in cui consiglia i coetanei di «non votare Afd» ma al tempo stesso «non permettere agli altri di definirti un razzista o un radicale di destra. I veri uomini sono normali, sono
sani patrioti e non nazionalisti» perché anche così «si trovano le ragazze».
C’è una disperata campagna acquisti nella destra e nel centro destra per mettere le mani sul voto conservatore dei giovani. L’esempio più recente lo offre la vicenda della giornalista Julia Ruhs, 31 anni, a cui non è stato prolungato il contratto a Ndr per un format pilota. La donna, che si definisce di centro-destra ma non sostenitrice di Afd, è stata difesa al Bundestag dal deputato dell’ultradestra Götz Frömming, che l’ha rappresentata come una martire «conservatrice» della libertà di pensiero.
Cogliendo al volo la posta in gioco, il capogruppo della Cdu Jens Spahn si è affrettato a definire la decisione dell’emittente «problematica». Ma se anche i giovani konservativ si rappresentano come poco interessati alla politica, l’ideologia li interessa eccome. Lo dimostra un sondaggio commissionato in Germania dall’app di incontri Tinder prima delle elezioni federali.
Dal rilevamento è emerso che per oltre il 30% degli utenti nella fascia 18-24 il principale fattore per filtrare il profilo è sapere se lei o lui va a votare. Per il 27% è importante che il possibile partner sia disposto/a ad affrontare temi politici, mentre la differenza di opinioni politiche nel 13% dei casi è un deal-breaker, un punto di rottura.
(da agenzie)
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