IN PIEDI SUL BANCO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE, A PALERMO L’AGGRESSIONE DI MILAZZO, EURODEPUTATO DI FRATELLI D’ITALIA, AL PRESIDENTE
UN ALTRO EPISODIO CHE ATTESTA IL SENSO DELLE ISTITUZIONI DELLA CORTE DEI MIRACOLATI … IL BELLO E’ CHE IL SINDACO E’ PURE DI CENTRODESTRA
Tensione alle stelle in Consiglio comunale. Il consigliere Giuseppe Milazzo, al culmine di un’accesa discussione, stamattina è saltato sul tavolo della presidenza di sala Martorana, a Palazzo Comitini, provando anche a strappare il microfono dalle mani del vicepresidente vicario Giuseppe Mancuso, che in quel momento stava guidando l’assise, in assenza del presidente Giulio Tantillo.
Una scena che fotografa il momento attuale della maggioranza che non riesce a mettere in calendario i lavori d’aula. Tra regolamento della movida, riconoscimento della genitorialità, Imu, Irpef, Tari, variazioni di bilancio la carne al fuoco è tanta e non si riesce a trovare un accordo su quale delibera discutere prima.
In questo contesto oggi è nato il diverbio tra Milazzo e Mancuso, col primo che in assenza di presidente e vice, si è ritrovato da consigliere anziano per voti a chiamare l’appello e, una volta constatata la mancanza del numero legale, a dichiarare chiusa la seduta.
Successivamente Mancuso, però, è rientrato in aula e ha deciso di richiamare l’appello, suscitando le proteste di Milazzo che prima ha invocato un “richiamo alla legge” e poi è balzato sulla cattedra, colpendo anche la mano di Mancuso che stava reggendo il microfono. “Tu devi essere corretto”, ha gridato Milazzo. “Tu ha calar’i manu”, ha risposto Mancuso, invitando il collega con un’espressione dialettale a togliere le mani di dosso.
“Seduta odierna del Consiglio comunale di Palermo, una sola parola: vergogna”, scrive su Facebook Leopoldo Piampiano, consigliere di Forza Italia. “Questo è il livello umano e politico espresso dalla maggioranza che oggi guida la nostra città a sostegno del sindaco Lagalla.
Solidarietà alle consigliere e ai consiglieri di Progetto Palermo, del Partito Democratico e dei 5 Stelle, che cercano di mantenere il decoro istituzionale “con scrupolo e coscienza”, profanato quotidianamente da questa brutta Destra al governo”, afferma sempre sui social Valentina Chinnici, ex consigliera di Progetto Palermo che si è dimessa a febbraio scorso per ricoprire l’incarico di deputata all’Ars.
(da agenzie)
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