INDIETRO, MARSCH! VANNACCI NON VUOLE ABOLIRE L’UNIONE EUROPEA (SENNÒ CHI GLIELI DÀ 10MILA EURO AL MESE SENZA FARE NIENTE)
“ABOLIRLA NON E’ LA NOSTRA SOLUZIONE, MEGLIO RIFORMARLA, ALTRIMENTI E’ DESTINATA A SCOMPARIRE”
Il governo italiano osserva lo scalciare di Elon Musk contro l’Unione europea. Resta pubblicamente silenzioso, ormai, da 48 ore. Un po’ perché a Roma si è tornati a parlare del dossier sulla rete di satelliti Starlink, di cui è proprietario l’imprenditore sudafricano, un po’ perché anche Donald Trump si è espresso con asprezza nei confronti dell’Ue e il legame con il presidente
americano impone prudenza, se si vuole mantenere la posizione diagonale, tra Stati Uniti ed Europa, assunta finora.
La Lega è il partito di maggioranza che più accarezza certe idee radicali sull’Unione europea. Il senatore Claudio Borghi scriveva ieri sui social, discutendo con il ministro della Difesa Guido Crosetto, di volerla vedere «smantellata». Ma questo, puntualizza il vicesegretario ed europarlamentare leghista Roberto Vannacci parlando con La Stampa, non vuol dire che si possa fare a meno dell’Ue.
«Abolirla, come dice Musk, non è la nostra soluzione», dice. Quello che vuole la Lega è «che venga trasformata e riportata all’idea di Europa delle nazioni e dei popoli». Condivide però l’analisi del miliardario sudafricano, così come quella di Trump, perché «rispecchiano la realtà
In questo scenario i leghisti sembrano muoversi più a loro agio degli alleati. E sono allettati dalla possibilità di portare in Italia la prossima convention del movimento Maga (acronimo del motto trumpiano “Make America great again”). Matteo Salvini ha già in cantiere la manifestazione dell’internazionale sovranista, che si dovrebbe riunire a Roma il prossimo 18 aprile per promuovere la “remigrazione”. Quando la data sarà ufficiale, partiranno gli inviti e non c’è dubbio che molti verranno recapitati oltre oceano, pescando nella variegata galassia trumpiana. Potrebbe essere quello – ragionano nel partito – l’amo per poter ottenere il ruolo di “partito ospitante” della futura kermesse Maga nel nostro Paese. I leghisti ci sperano. Dentro Fratelli d’Italia, invece, hanno forti dubbi. «Diventeremmo corresponsabili degli ospiti che salgono sul palco», spiega una fonte di primo piano che chiede di non essere citata.
Gli uomini di Giorgia Meloni non chiudono però del tutto la porta: «Con il mondo Maga abbiamo un ottimo rapporto e continueremo ad averlo. Al momento non ci sono le condizioni.
(da agenzieI
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