INSULTI SUL WEB, FINALMENTE LA POLIZIA INDAGA SUI GRILLINI
INDAGINE DELLA POSTALE PER IDENTIFICARE CHI HA OFFESO E MINACCIATO LA PRESIDENTE DELLA CAMERA
Dopo le punizioni annunciate dall’Ufficio di Presidenza della Camera, ecco un’altra tegola sulla testa dei grillini.
E stavolta non si tratta di sanzioni «politiche» già annunciate e che potrebbero arrivare nei prossimi giorni, ma di vere e proprie indagini della Polizia Postale sul MoVimento 5 Stelle.
È infatti finito per l’ennesima volta nel mirino per le sue iniziative, sia dentro sia fuori i palazzi del potere.
L’ultima, quella che ha fatto scendere in campo gli uomini della Postale, la domanda che Beppe Grillo ha messo su Facebook: «Cosa succederebbe se ti trovassi in macchina con Laura?», il presidente della Camera Boldrini.
E i centinaia e centinaia di commenti. Ma è da giorni che le forze dell’ordine stanno indagando sui grillini, da quasi una settimana, poichè sono molti gli interventi sul web contro il numero uno della Camera da parte dei grillini.
Esiste infatti una squadra di agenti di polizia che lavora proprio all’interno della Camera che quotidianamente monitora la Grande Rete, tra siti internet e blog dove possono esserci offese ai vertici istituzionali e parlamentari.
E una volta individuate, immediatamente inviano la comunicazione alla Polizia Postale del Lazio che a sua volta avvia subito le indagini.
Ed è proprio ciò che è successo la scorsa settimana, tanto che gli agenti che lavorano per combattere tutti i tipi di attacchi informatici stanno tentando adesso di risalire, ad esempio, a chi erano intestati i profili sui quali sono stati scritti i commenti contro Laura Boldrini. Non solo.
Il lavoro della Postale mira anche a individuare gli autori degli insulti e delle frasi offensive contro il Presidente della Camera.
Alcuni hanno usato il proprio nome e cognome, altri invece li hanno inventati. Ma sono comunque individuabili dalle forze dell’ordine.
Non è la prima volta che la Postale si deve occupare di Laura Boldrini.
Alcune sono indagini per attacchi sul web da parte di politici, altri invece da cittadini che la contestano: minacce di morte, di stupro e di violenza fisica.
A volte insieme alle frasi minacciose ci sono state immagini o fotomontaggi. In passato, infatti, il viso del presidente della Camera con il sorriso è stato montato sul corpo di una donna che ha subito un abuso sessuale da un uomo di colore, oppure il volto sul corpo di una donna sgozzata.
Il controllo del web, quindi, è un compito molto delicato che è affidato agli uomini della Polizia Postale, che quotidianamente sono a caccia di reati.
Tra gli ultimi, quelli che avrebbero commesso alcuni esponenti del MoVimento 5 Stelle e di chi ha preso spunto dalle frasi offensive contro Boldrini per insultare, minacciare la terza carica dello Stato.
Leave a Reply