INTERVISTA A BEATRICE LORENZIN: “NO A UN GOVERNO POLITICO, SE SARA’ TALE NCD DIRA’ NO”
“NON VOGLIAMO UN GOVERNO DI LEGISLATURA, MA LIMITATO NEL TEMPO”
“Quando c’è una crisi di Governo nulla è scontato: prima di parlare di toto nomi vorrei capire se ci sono le condizioni per formare una coalizione, capire come si fa, fino a quando”.
Insomma, dice Beatrice Lorenzin, ministro uscente della Salute, non è ancora scritto che Ncd sostenga il Renzi uno, la trattativa è appena aperta, riguarda programmi e soprattutto alleanze. E richiede il tempo necessario.
Facciamo una previsione: incarico a Renzi lunedì e fiducia in Parlamento entro la settimana?
“Mi sembrano tempi molto stretti, le consultazioni sono iniziate oggi, siamo in una fase interlocutoria. Credo che un’accelerazione sarebbe un errore e poi non è scontato che ci sia un Governo di larga coalizione con noi”.
Da cosa dipende il vostro sì
“Ricordiamo che abbiamo visto un cambio di Premier non in Parlamento ma nella Direzione del Pd, e che da un mese attendevamo il rilancio delle riforme e ci siamo trovati invece con un nuovo Governo. Ora bisogna capire di cosa si tratta: è un esecutivo di sinistra o di centrosinistra? Allora non ci stiamo”.
Quali condizioni ponete?
“Noi abbiamo garantito la continuazione del Governo Letta a dicembre facendo un esecutivo di servizio agli italiani perchè non c’era una riforma elettorale e le condizioni economiche per andare al voto. Se le necessità sono ancora queste e serve un Governo di larghe intese, Renzi deve contrattarlo con noi, a partire dalle riforme”.
Andiamo con ordine. Al primo punto volete?
“La legge elettorale, che giace in Parlamento: anche per serietà , visto che era la madre di tutte le riforme, facciamola subito. Secondo: riforma del titolo quinto della Costituzione. Terzo: le riforme economiche per superare questa crisi”.
Tutto qua? Un orizzonte limitato
“Per noi non deve essere un Governo che dura fino al 2018, ma il tempo necessario per fare queste riforme. Non vogliamo un Governo di legislatura, perchè dovrebbe essere politico, con connotazione fortemente partitica. Le nostre diversità devono essere rispettate, anche nell’interesse dei cittadini: in Germania abbiamo un esempio di come ci si siede attorno a un tavolo, garantendo però i cittadini che non ci sono operazioni di Palazzo”.
Con questo programma accettereste la presenza di Sel in maggioranza?
“No. Sarebbe un Governo di sinistra. Noi ci chiamiamo Nuovo centrodestra. E poi stiamo passando da un Governo di larghe intese ad un altro di larghe intese, e questo passaggio deve avvenire all’interno della stessa maggioranza”.
Lo direte a Napolitano durante le consultazioni?
“Lo dirà molto chiaramente Alfano in questi giorni”.
E se a Berlusconi non dispiacesse un orizzonte più lungo, di legislatura, e strizzasse l’occhiolino a Renzi?
“Questo sarebbe un problema di Renzi, non nostro, visto che Forza Italia ha tolto la fiducia al Governo di larghe intese dicendo che non stare in un Governo di coalizione con il Pd. La domanda andrebbe fatta a loro..”.
(da “Huffingtonpost“)
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