INTERVISTA A OLIVERO, EX PRESIDENTE ACLI: “AMBROSOLI AVREBBE POTUTO ESSERE IL NOSTRO CANDIDATO”
“L’IMPORTANTE E’ SCONFIGGERE LA LEGA”… SEMPRE PIU’ ADESIONI AL VOTO DISGIUNTO: FRONTE UNITO CONTRO LE PALLE DEL MESTIERANTE MARONI
«Il dottor Ambrosoli poteva essere un ottimo candidato di Scelta Civica. Ha uno stile moderato e rappresenta bene la nostra determinazione nella volontà di cambiamento in Lombardia».
Con queste parole Andrea Olivero conferma (e non in una forma implicita) il sostegno sostanziale dei montiani al candidato del centrosinistra per il Pirellone.
Ex presidente delle Acli, Olivero è il fondatore del partito del Professore, insieme con Mario Monti, Andrea Riccardi e Luca di Montezemolo.
E non solo difende i civici lombardi che hanno “mollato” Albertini per appoggiare Ambrosoli.
Da lui arriva quasi un incoraggiamento.
Che succede nel Centro? Si spacca ancora prima del voto?
«La Lombardia simboleggia bene le differenze che esistono nel nostro movimento. I tre capilista vengono da esperienze diverse, in alcuni casi opposte: Mario Mauro dal Pdl, Pietro Ichino dal Pd, lo stesso Albertini da una posizione critica dentro il centrodestra. Dobbiamo fare una sintesi tra varie culture politiche ma nessuno vuole sfasciare il giocattolo».
Lei da che parte sta?
«Quello che posso dire è che scegliere Ambrosoli o Albertini va nella stessa direzione: evitare la vittoria di Maroni che noi consideriamo una sciagura. È il motivo per cui abbiamo deciso di sostenere la candidatura dell’ex sindaco di Milano. Per impedire alla Lega di conquistare il governo della regione. In questa logica ci sono delle forze vicine a Scelta Civica e a Monti che si trovano più vicine, per affinità culturale e politica, ad Ambrosoli. Mi viene in mente Pezzotta che ha una consolidata esperienza di collaborazione con il candidato di centrosinistra».
Questa equidistanza non mette in imbarazzo Albertini? Tanto vale ritirarsi se lo abbandonate così.
«Guardi che non stiamo liquidando Albertini. Sarebbe un errore politico colossale. Lo si pagherebbe a caro prezzo e lo pagherebbe non solo la nostra lista ma tutto il fronte anti-Lega».
Perchè?
«Perchè nel momento in cui Albertini fosse scaricato, una parte del suo elettorato voterebbe Maroni ».
Come si fa allora a tenere in equilibrio per due settimane una posizione così vaga?
«Concentrando gli sforzi, andando a smascherare tutte le ambiguità della candidatura Maroni, contrastando quella strana e assurda alleanza tra Pdl e Lega che ha come collante solo la conservazione del potere e nascondere la corruzione della Regione».
Albertini sostiene che lei e Riccardi siete cattolici vicini alla sinistra. Esiste una faida con Cl in Lombardia?
«Siamo tante persone diverse che si ritrovano nel segno del riformismo rappresentato da Monti. Una faida tra cattolici? Ma siamo seri. Le faide interne a una partito sotto elezioni non portano a nessun risultato».
Se ci saranno altre defezioni nella vostra lista a favore di Ambrosoli, Monti interverrà ?
«Ogni singolo cittadino è libero di votare come vuole. Noi proporremo ai cittadini di scegliere in alternativa a Maroni. Il voto disgiunto proposto da Borletti Buitoni, Dellai, Pezzotta e da altri, da questo punto di vista, lo consideriamo molto positivo. Manifesta l’intendimento di andare contro la Lega, non può essere un danno».
Goffredo De Marchis
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