IPOTESI FIRME FALSE DEL M5S A PALERMO PER LE REGIONALI 2012
SERVIZIO DELLE IENE: RICOPIATE DA ATTIVISTI LE FIRME A SOSTEGNO DELLA LISTA PERCHE’ I MODULI ERANO SBAGLIATI
Un servizio della trasmissione tv Le Iene getta delle ombre sulla correttezza della raccolta firme del
M5s per le amministrative 2012 a Palermo.
La trasmissione ha ottenuto dei documenti inediti che mostrerebbero come le firme presentate per il sostegno della candidatura di Riccardo Nuti (che prese il 4,91%) non fossero originali, bensì fossero state ricopiate da quelle originali e correttamente raccolte dagli attivisti su nuovi moduli, per ovviare a un errore sul luogo di nascita di uno dei candidati consiglieri.
Su quella vicenda ci fu un’inchiesta della Digos, che però finì con l’archiviazione.
Ma questi nuovi documenti sarebbero – secondo i reporter della trasmissione – la prova che mancava a quell’indagine.
La ricostruzione è la seguente: gli attivisti avevano raccolto le firme su dei moduli in cui era scritto che il candidato Giuseppe Ippolito era nato a Palermo, invece che a Corleone come effettivamente è.
Per ovviare a questo problema, racconta un testimone, invece che raccogliere tutte le firme da capo o ricontattare le persone che avevano firmato, due attivisti avrebbero ricopiato – a quel punto falsificando e commettendo un reato – tutte le firme su moduli corretti.
Le due persone responsabili della copiatura sarebbero Claudia Mannino, oggi deputata M5s, e Samanta Busalacchi, attivista locale e papabile candidata sindaco nelle elezioni 2017 al Comune.
Ad accusarle è Vincenzo Pintagro, attivista del Movimento 5 Stelle, che racconta ai microfoni delle Ieie: “C’è stato qualcosa che non si sarebbe potuto fare, un’irregolarità . Ho trovato delle persone che stavano ricopiando duemila firme, nel momento in cui la copi è un falso”.
Versione confermata da Francesco Vicari, anche lui al tempo attivista: “Le firme non erano tutte autografe”.
Busalacchi conferma che ci fu un’indagine, ma nega che la copiatura sia mai avvenuto, mentre Mannino preferisce non rispondere.
Le Iene, che hanno ottenuto con un accesso agli atti i moduli presentati, promettono di portare le prove in procura .
In attesa di una prossima puntata.
(da agenzie)
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