L’OLIGARCA RUSSO A REPORT: “ABBIAMO SCELTO LA LEGA PERCHE’ HA UN LIVELLO SOCIO-CULTURALE MOLTO BASSOâ€
E NON E’ CERTO UN COMPLIMENTO: “PIU’ FACILE DA INFILTRARE”
È stata una puntata piena di rivelazioni e di pezzi di un puzzle che si uniscono alla perfezione, restituendo un’immagine abbastanza preoccupante per chi — credendo nel sovranismo — si è lasciato incantare dai gesti, dalle parole e dai proclami della Lega.
A Report, infatti, sono state mandate in onda diverse interviste per approfondire e tirare le fila sul caso dei presunti fondi russi al Carroccio.
La presunta — per il momento — trattativa portata avanti da Gianluca Savoini — ex portavoce di Matteo Salvini — all’hotel Metropol di Mosca sembra essere, però, solamente un ago in un pagliaio di contatti che non riguardano solo il partito fondato da Bossi, ma un vero e proprio sistema in cui la Lega avrebbe solamente il ruolo del cavallo di Troia.
Le indagini della procura di Milano proseguono con l’accusa nei confronti di Gianluca Savoini — ma anche Gianluca Meranda e Francesco Vannucci — di corruzione internazionale. In attesa che la giustizia faccia il proprio corso e verifichi l’effettiva esistenza di una trattativa (che comunque, alla fine, è saltata) con gli affaristi russi, Report è entrata in contatto con alcuni protagonisti principali o secondari di questa vicenda che sembra essere molto più ampia di quei presunti 65 milioni di euro.
Tra di loro c’è l’oligarca russo Konstantin Malofeev: uno zarista, ricco e potente, che sostiene Putin e che è diventato un grande fan di Matteo Salvini. Una persona che ha idee di questo tipo (come ribadito a Report): i gay sono sodomiti, oppure «l’uomo deve guadagnare più soldi perchè la donna non deve lavorare ma rimanere a casa per procreare».
E nel tempo ci sono stati tantissimi incontri tra la Lega (e Matteo Salvini) e l’oligarca russo.
Quando il giornalista ha provato a chiedere al leader del Carroccio di spiegare i motivi di questi contatti, il senatore ha risposto che gliene avrebbe parlato in un’altra occasione più tranquilla. Ma quell’intervista, poi, non venne mai concessa. Sta di fatto che i russi non sembrano avere una grande considerazione della Lega e del suo elettorato.
Alla domanda sul perchè avessero scelto proprio il Carroccio come sponda italiana, la risposta è stata la seguente: «Perchè debole culturalmente quindi più facile da infiltrare/affiliare». E, in tutto questo mare magnum, lo stesso oligarca Malofeev conferma come Savoini gli avesse parlato di questa trattativa a base di petrolio con gli affaristi russi.
(da agenzie)
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