LA BUFALA DI BERLUSCONI (E SALVINI): IL GOVERNO RENZI HA ACCETTATO CHE I MIGRANTI SALVATI FOSSERO SBARCATI IN PORTI ITALIANI IN CAMBIO DELLO SFORAMENTO DEL 3% DI DEFICIT
TRITON HA EFFETTUATO SOLO IL 27,4% DEI SALVATAGGI, IL 72,6% SONO STATI FATTI AL DI FUORI DI TRITON, SEGUENDO LA CONVENZIONE ONU CHE IMPONE DI PRESTARE SOCCORSO IN MARE E RAGGIUNGERE IL PORTO SICURO PIU’ VICINO… QUINDI E’ UNA POLEMICA SUL NULLA, COME SEMPRE
Sui soccorsi dei migranti in mare naufragano i conti di Silvio Berlusconi.
Durante la puntata del 25 febbraio di Quinta Colonna, il leader di Forza Italia ha detto al giornalista Paolo Del Debbio: «Il governo Renzi, per ottenere dall’Europa la concessione di poter superare il 3% di deficit sul bilancio […], ha accettato che tutti i migranti salvati in mare dalle navi degli Stati che hanno avuto questa missione venissero sbarcati nei nostri porti».
Berlusconi denuncia dunque uno scambio tra la deroga delle regole europee sul bilancio e la concessione dei porti come approdo per le navi che soccorrono i migranti in mare. Il ragionamento dell’ex Cavaliere si ferma al semaforo rosso e non supera l’esame del fact-checking.
L’accordo europeo sul controllo delle coste al quale Berlusconi fa riferimento è Triton, entrato in vigore nel 2014.
Per ammissione dell’allora ministra degli Esteri Emma Bonino, quell’accordo conteneva effettivamente la clausola di approdo per le navi di soccorso nei porti italiani. Particolare non irrilevante, però è che, secondo i dati della Guardia Costiera Italiana, Triton ha effettuato nel 2016 solo il 27,4% delle operazioni di soccorso: nel 2016, il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto ha registrato il salvataggio di 178.415 persone.
Di queste, quelle che rientravano nell’ambito dell’operazione Triton, coordinata da Frontex, erano 48.800.
I salvataggi al di fuori del quadro di Triton, che costituiscono il 72,6% del totale, seguono le linee guida dei trattati internazionali in vigore, a partire dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare stipulata a Montego Bay nel 1982, che all’articolo 98 stabilisce l’obbligo di prestare soccorso in mare.
C’è di più.
Il 1° febbraio 2018 Frontex ha fatto partire Themis, il nuovo programma di controllo delle coste con il quale viene eliminata l’obbligatorietà per le navi del progetto europeo di fare riferimento ai porti italiani per l’approdo dopo le operazioni di ricerca e soccorso.
Questa informazione avrebbe completato ulteriormente l’argomentazione in modo più corretto per gli spettatori del talk show domenicale.
(da “La Stampa”)
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