LA DESTRA SOCIALE CHE AIUTA I TERREMOTATI DEL CAMPO DI POGGIO PICENZE SCANDALIZZA I COMPAGNI DEI SALOTTI CHIC
I GIOVANI DI CASA POUND PORTANO AIUTI E SI PRODIGANO CON IL LORO CAMPO BASE PER I TERREMOTATI… LA SINISTRA CHIC E BORGHESE SI INDIGNA PER LA LORO PRESENZA “INQUINANTE”, MA RESTA A SORSEGGIARE IL THE NEI SUOI SALOTTI MILIONARI… IL SINDACO “SIAMO FIERI DI QUESTI RAGAZZI, DAREMO LORO LA CITTADINANZA ONORARIA”
La “Stampa” di Torino due giorni fa titolava: “No ai volontari in camicia nera”, facendo sussultare le contesse decadute che vivono in centro, i capitalisti che hanno la villa in collina, la buona borghesia torinese che si ritrova nei caffè alla moda, il figlio di papà che gira in Mercedes a 20 anni e ogni tanto si schianta contro un provvidenziale muro: in pratica tutti i progressisti che a Torino votano a sinistra e frequentano i salotti che contano.
Ma chi saranno mai questi volontari?
Qualche reduce della guerra d’Etiopia o qualche sopravissuto della guerra civile spagnola? No, nulla di tutto questo.
Quello che ha fatto riempire d’indignazione la “sinistra colta” dalle scarpe firmate ben pulite e non certo con schizzate di fango è la presenza di decine di militanti del centro sociale di destra “Casa Pound”, impegnati in Abruzzo nella loro opera di solidarietà .
Dopo aver raccolto, nelle varie sedi sparse nella penisola, 18.000 litri d’acqua, 2 tonnellate di pasta, 1.000 litri di latte, 1.600 kg di scatolame vario, 500 pacchi di pannolini, 300 kg di piatti, tovaglioli e bicchieri di plastica, 1.500 kg di materiale per l’igiene personale e in attesa di ulteriore materiale in arrivo, i ragazzi di Casa Pound hanno provveduto alla sua distribuzione, in coordinamento con la Protezione civile, installando un loro campo base a Poggio Picenze.
Il materiale è stato stivato presso i magazzini del Comune e le decine di volontari provvedono alla sua movimentazione che arriva anche a coprire i comuni limitrofi.
Dal tono dell’articolo del giornale torinese parrebbe che ci sia il paese in rivolta o quanto meno a disagio per una presenza politicamente non gradita.
Il vicesindaco di Poggio Picenze, esponente di una lista civica dove convivono centrodestra e centrosinistra, lo commenta con un ” è totalmente falso”, anzi è tutto l’opposto di quanto sostiene l’articolo.
“I paesani sono tutti entusiasti del lavoro di questi ragazzi, davvero encomiabile, non solo qui ma anche negli altri punti di smistamento che gestiscono. Io non sapevo neanche cosa fosse Casa Pound, sono arrivati e non hanno mai smesso di lavorare, Altro che criticarli, bisognerebbe dar loro la cittadinanza onoraria”.
Aggiunge l’assessore ai Lavori pubblici Mario Masci: “L’emergenza non ha colore. Casa Pound per noi è un’istituzione e rimarrà nel campo dei 700 terremotati di Poggio Picenze finchè ce ne sarà bisogno. Siamo fieri di questi ragazzi e chi li critica se può andare a casa. Finita l’emergenza a Iannone daremo la cittadinanza onoraria. Ci sono polemiche strumentali da parte di chi si sente scalzato dal proprio ruolo, invece che criticare facciano anche loro qualcosa di costruttivo, noi abbiamo solo bisogno di persone che lavorino e Casa Pound ci sta aiutando tantissimo. Hanno organizzato bene il magazzino del vestiario e dei prodotti igienici, dando a chi serve ed evitando gli sprechi. Ci aiutano a portare aiuti anche a chi non è stato sfollato ma è riuscito a rimanere a casa propria. E voglio sottolinearlo lo fanno non adoperando i mezzi del Comune, ma utilizzando i mezzi propri, privati. Non gravano in niente sul bilancio del campo, non vogliono neanche mangiare qua, si organizzano da soli per non gravare sugli altri. Tutti sono contenti del loro modo di gestire gli aiuti: rigido e trasparente”.
Ci sarà rimasto qualche vecchio depositario dell’odio a mezzo stampa ma la verità è questa.
Le palle dell’Italia buona, giusta e progressista, della sola sinistra giovanile e sindacale che si mobilità per la solidarietà , non funzionano più, cari vecchi arnesi della politica.
Mentre svolazzate sui tappeti persiani e sorseggiate un the nel salotto progressista, tra abiti firmati e discutete della futura crociera, commentando il destino della sinistra italiana, c’è un’altra Italia che lavora, si sporca di fango, dà l’esempio: è quella dei giovani della destra sociale e solidale, quella che vi ha sorpassato, che guarda avanti, la destra futura e futurista, quella che sa amare il proprio popolo, quella che non guarda il conto in banca o il colore della pelle, quelle che non difende i meschini egoismi, ma sa parlare al cuore e interpretare i sogni dei giovani, quella che non ha bisogno di un posare il culo su una poltrona o di un posto da portaborse, ma di “portare” con sè i più deboli, i più umili, i più bisognosi di aiuti.
Sono loro che “terremoteranno” la politica negli anni a venire.
Perchè vincono le idee e la solidarietà alla lunga. Chi non ha paura di mettersi in discussione e di sporcarsi, di soffrire e di lottare per un’ideale di vita.
Ragazzi, uomini e donne di cui essere orgogliosi.
Non vecchi ciarpami, putridi dentro, di cui vergognarsi.
E’ finito il monopolio della bontà e la distillazione dell’odio. C’e’ una generazione che vuole amare, ci sarà presto una destra sociale che saprà governare il futuro del nostro popolo.
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