LA LEGA PERDE IN SETTE COMUNI SU SETTE, ADDIO POLTRONE
CARROCCIO SCONFITTO A CANTU’, PALAZZOLO, MEDA, TRADATE, SENAGO, THIENE E SAN GIOVANNI LUPATOTO
La Lega Nord ha perso i ballottaggi in tutti i sette comuni del Nord in cui concorreva con un proprio candidato.
Secondo fonti leghiste il Carroccio, che correva da solo, è stato sconfitto a Cantù, Palazzolo, Meda, Tradate, Senago, Thiene e San Giovanni Lupatoto.
La Lega governava assieme al Pdl in sei comuni su sette.
Analoga tendenza, con l’eccezione di Flavio Tosi a Verona, si era verificata al primo turno.
I risultati “non sono stati positivi” e fra l’altro “la notizia dell’avviso di garanzia a Umberto Bossi e ai suoi figli non ha aiutato, ma ha determinato un ulteriore allontanamento dalla Lega”, è stato il primo commento di Roberto Maroni durante la conferenza stampa in via Bellerio, a Milano, nel quartier generale del Carroccio.
“Abbiamo visto i risultati delle amministrative e dei ballottaggi — ha detto ancora il triumviro della Lega – e non sono stati positivi: abbiamo pagato un prezzo altissimo alle vicende che hanno coinvolto la Lega dal punto di vista mediatico e da quello giudiziario”. Maroni come sempre non ha gridato al complotto, ma si è limitato a osservare che “certe paginate dei giornali ci hanno danneggiato”, certe storie di “paghette e lauree hanno fatto giustamente arrabbiare gli elettori verso Lega”.
Poi ha aggiunto: “Registriamo questa sconfitta, ma voglio dire che oggi si conclude la nostra traversata nel deserto, con la stagione dei congressi si apre una fase nuova che porterà la Lega a tornare protagonista”.
Epilogo clamoroso nella corsa per l’elezione a sindaco nel comune di Meda (Monza e Brianza), uno dei sette dove la Lega correva con un proprio candidato al ballottaggio. Secondo i dati disponibili sul sito del Comune, il candidato del centrosinistra Gianni Caimi ha battuto il leghista Giorgio Taveggia, sindaco uscente, per un solo voto: 3.867 a 3.866.
Tradotto in percentuale significa 50,01 per cento a 49,99.
Fino a tre quarti dello spoglio Taveggia era in vantaggio di un centinaio di voti, poi sul filo di lana è avvenuto il sorpasso. Bassissima la percentuale dei votanti: solo il 43,59 per cento.
Ripartiamo da 380. Da domani sono 380 i sindaci della Lega che ripartono per la fase nuova”, è la parola d’ordine di Matteo Salvini, europarlamentare milanese del Carroccio, alla luce dei risultati dei ballottaggi.
La fase nuova, ha detto Salvini commentando l’esito del voto in via Bellerio, è quella di una Lega che “fa tesoro degli errori commessi, ma non cambia nome nè simbolo. Una Lega che riprende a lavorare molto di più al Nord e nei comuni. Nonostante tutti i casini abbiamo portato a casa 30 sindaci”.
Il problema, ha detto ancora Salvini, è che “a Como, Cantù e Monza tanti elettori della Lega non sono andati a votare. Dobbiamo recuperali. Sta a noi recuperare gli elettori che non hanno votato”.
La fase nuova della Lega non prevede alcuna alleanza con il Pdl, ha assicurato Salvini: “Non possiamo allearci con chi sta dissanguando i comuni con la tassa sulla casa”.
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