LA MELONI SI ARRABBIA CON LE GIORNALISTE PERCHE’ FANNO TROPPE DOMANDE
“IO SO RISPONDERE ALLE DOMANDE, SE MI DATE IL TEMPO, ALTRIMENTI ME NE VADO”… LEI AMA FARE MONOLOGHI E COMIZI CON LA SUA CANTILENA
Occorre analizzare questa risposta della leader di Fratelli d’Italia. Soprattutto perchè denota un comportamento che i politici stanno tenendo sempre più spesso nei confronterei talk show che li ospitano. È sempre più frequente, a livello di strategia comunicativa, andare in trasmissione senza contraddittorio, rispondendo unicamente alle domande dei giornalisti di turno utilizzando lunghe perifrasi che tendono ad allontanare lo spettatore dal fulcro della domanda stessa.
Nel corso della puntata di Cartabianca del 15 dicembre, le insistite domande di Berlinguer e Annunziata erano legate proprio a questo aspetto comunicativo (che, in realtà , non appartiene soltanto a Giorgia Meloni).
Nel prosieguo della trasmissione, poi, Giorgia Meloni risponde esclusivamente alla domanda sul centrodestra e sulla coalizione, prendendo ancora una volta un giro troppo largo e — evidentemente — non sufficiente a esaurire la richiesta delle due giornaliste. Tant’è che Bianca Berlinguer deve intervenire con una nuova domanda su Matteo Salvini e sul ruolo della leadership del centrodestra.
Occorre spiegare che i talk show sono diversi dalle tribune politiche: i rappresentati dei partiti che frequentano trasmissioni come Cartabianca devono fare i conti con i tempi televisivi e con le domande dei giornalisti, non possono pensare di seguire il filo conduttore che loro stessi si impongono. Altrimenti è comizio, non è dialogo.
(da agenzie)
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