LA NAVE DI BANSKY FERMATA NEL PORTO DI LAMPEDUSA DALL’ODIO IDEOLOGICO SOVRANISTA
L’ONG: “DOPO AVER SALVATO 180 PERSONE, CI IMPEDISCONO DI RIPARTIRE SENZA COMUNICARCI NULLA”… ARRIVANO A CENTINAIA CON I BARCHINI, AUMENTANO LE VITTIME, MA IL GOVERNO DEGLI INCAPACI PENSA SOLO A ROMPERE I COGLIONI ALLE ONG
È stata fermata nel porto di Lampedusa la nave Louise Michel,
appartenente all’omonima Ong, e finanziata anche dall’artista senza volto Banksy. A bordo dell’imbarcazioni ci sono 180 persone che sono state soccorse con tre operazioni diverse mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo a bordo di piccoli barchini. All’operazione hanno contribuito anche le motovedette della capitaneria di porto e della Guardia di Finanza. A farlo sapere sono gli stessi attivisti, che attribuiscono la ragione del fermo alla violazione del decreto migranti del governo Meloni, con il quale sono state semplificate le procedure di espulsione e ristretti i criteri per poter usufruire della cosiddetta protezione speciale. Secondo quanto riferisce la Ong, comunque, all’equipaggio della nave non sarebbe stata fornita una spiegazione ufficiale circa il fermo. «Ci impediscono di lasciare il porto e prestare soccorsi in mare», dichiarano.
«Con la situazione che c’è in mare, trattenere una nave di soccorso in porto mentre donne, uomini e bambini rischiano di morire, è una cosa assurda: qui non si tratta di slogan, ma di vite umane che si possono e si devono salvare». Così si è espresso all’Ansa Luca Casarini, capomissione di Mediterranea Saving Humans, che ha rilanciato il tweet della Louise Michel. «24 ore fa – si legge nel tweet – le autorità Italiane hanno comunicato alla LouiseMichel che la nave, dopo aver soccorso e sbarcato 180 persone, era bloccata. Nessun atto formale e motivato è stato ancora notificato. Al largo di Lampedusa ci sono diverse barche in pericolo che chiedono aiuto».
(da agenzie)
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