LA NUOVA FRONTIERA DEI TRENI REGIONALI: A BORDO NON SOLO I PENDOLARI, MA SEMPRE PIU’ TURISTI
CHI SI SPOSTA PER GITE DI PIACERE RAPPRESENTA IL 26,5% DEL TOTALE
Se durante la settimana i treni vengono utilizzati soprattutto da pendolari diretti al lavoro o all’Università nel fine settimana i regionali italiani stanno acquistando una nuova dimensione.
Sono sempre di più i turisti che scelgono di spostarsi con i treni locali: nel 2017 l’aumento è stato del 7 per cento, mentre in tre anni i passeggeri che hanno scelto il treno nel tempo libero sono saliti dei 21%.
E anche il ponte del 25 aprile ha visto un boom del 18,6% rispetto allo scorso anni.
La quota di passeggeri leisure, ossia coloro che scelgono il treno regionale per gite di piacere, rispetto alla componente commuters: viaggiatori per lavoro e studio vede i primi rappresentare il 26,5% del totale, gli altri il 73,5.
Così nel 2018 l’obiettivo del Gruppo Fs Italiane è di incrementare ancora di più la percentuale puntando sulla storia e sulla cultura dei borghi italiani.
Non tutti i borghi più belli, infatti, sono anche poco accessibili.
Su 282 località inserite nella lista dei “Borghi più belli d’Italia” 23 sono facilmente raggiungibili con i treni regionali.
Si può andare in treno a Vipiteno, in provincia di Bolzano e a Campo Ligure, in Liguria. Ma anche a Grottammare, nelle Marche e nel perugino a Castiglione del Lago, Passignano sul Trasimeno e Spello.
Ma si può lasciare l’auto a casa e viaggiare sui regionali anche in Toscana, verso Buonconvento e in Campania dove Vietri sul Mare apre le porte della Costiera Amalfitana.
A Barcellona Trenitalia nel corso del 1 Toprail Forum organizzato dall’Union Internationale Chemins de fer ha illustrato la collaborazione con l’associazione I Borghi più belli d’Italia che prevede una serie di festival, mostre, fiere e conferenze per portare turisti nei tesori italiani e far rivivere quei territori.
E ha anche presentato l’offerta del 5 Terre Express, che permette di visitare il tratto della costa ligure delle Cinque Terre, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Il turismo ferroviario, negli ultimi anni, sta vivendo un periodo di grande espansione. Tra il 2016 e il 2017 sono stati 130 mila, tra italiani e stranieri, i turisti che hanno viaggiato a bordo dei treni storici della Fondazione Fs Italiane.
Il 45% in più rispetto al biennio 2014-2015. Locomotive a vapore e littorine storiche che stanno facendo riscoprire la bellezza dei viaggi slow, con finestrini aperti e su linee ferroviarie prima in disuso e ora recuperate come la Ferrovia della Val d’Orcia in Toscana, fra Asciano e Monte Antico, la Ferrovia del Parco tra Sulmona e Carpinone che collega Abruzzo e Molise e la Ferrovia dei Templi tra Agrigento e Porto Empedocle, in Sicilia. A Barcellona le Ferrovie hanno poi presentato anche il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, restaurato con un investimento di circa 20 milioni di euro e che nel 2017 ha registrato il record di presenze: oltre 110 mila visitatori, +647 per cento rispetto al 2014.
Secondo quanto annunciato da Trenitalia il primo trimestre del 2018 ha visto anche l’aumento dei ricavi (+2,1%) e dei passeggeri dei treni regionali con una puntualità reale e percepita all’89,8 per cento nonostante i problemi dovuti al maltempo di quest’inverno
La regolarità del servizio, dai dato aziendali, si attesta al 97,83%, limitando le corse cancellate per responsabilità di Trenitalia a circa tre su mille, mentre toccano il minimo storico anche gli stop causati da problemi tecnici, che si attestano a una media giornaliera di 6,8 sulle 6.500 corse circolanti in tutta Italia
Tra le migliori performance del trimestre, vanno registrate quelle ottenute in Calabria, dove la puntualità reale è aumentata di 1,8 per cento rispetto al 2017, mentre quella teorica, realizzata da Trenitalia considerando i soli ritardi imputabili all’azienda, è migliorata di ben 3,3 per cento (99,3%)
L’aumento dei ricavi del 2,1% è riconducibile sia all’efficacia degli stringenti controlli aziendali per contrastare l’evasione sia all’aumento dei passeggeri. Crescono del 21% in circa tre anni i clienti che scelgono il treno regionale per spostamenti nel tempo libero (2015: 78,2% pendolari e 21,8% tempo libero vs 2018: 73,5% pendolari e 26,5% tempo libero).
(da agenzie)
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