LAURENT WAUQUIEZ, IL NUOVO VOLTO DELLA DESTRA FRANCESE CHE GUIDERA’ I REPUBLICAINS
42 ANNI, DEPUTATO DA 12, SPERA DI STRAPPARE A MELENCHON E MARINE LE PEN IL RUOLO DI PRINCIPALE OPPOSITORE DI MACRON
Dopo i debutti in politica con una posizione centrista, Laurent Wauquiez si è lentamente spostato sempre più a destra, ed è su una piattaforma «veramente di destra», come dice lui, che è stato eletto a capo dei Rèpublicains, il partito erede dell’uomo gollista.
Marine Le Pen, per metterlo in imbarazzo, gli chiede di allearsi con lei e in effetti le visioni sull’immigrazione, l’Islam e l’identità francese non sono poi molto lontane
Laurent Wauquiez spiega che alla rivista VSD che non si è mai montato la testa (del resto perchè avrebbe dovuto?) grazie alla moglie Charlotte.
«Quando ci siamo incontrati non ero nessuno», dice Wauquiez, come a sottolineare di essere oggi qualcuno. Ma comunque, il leader dei Rèpublicains attribuisce alla moglie il merito di tenerlo con i piedi per terra, per esempio «non esita a fare spingere il carrello della spesa a me quando andiamo insieme al supermercato».
Molto è stato detto, e non per ragioni estetiche, sui capelli precocemente grigi del 42enne Wauquiez.
Le Monde ha scritto che in un primo tempo l’esponente della destra ha cominciato a tingerseli «sale e pepe» per sembrare più vecchio e acquisire autorevolezza nei confronti dei compagni di partito.
Poi il grigio ha progredito da solo e non è stato necessario usare la tintura. Lui smentisce e dice che «gli attacchi contro il mio fisico non mi faranno tacere».
Laurent Wauquiez si propone come un politico vicino al popolo e contro le «èlite globalizzate». Categoria della quale però fa indiscutibilmente parte, visto che è cresciuto in una famiglia di industriali parigini che abitava in uno dei quartieri più ricchi di Parigi (il VIIème) con in casa una domestica in uniforme, ha frequentato i prestigiosi licei Louis le Grand e Henri IV, ha studiato a Sciences Po e all’ENA (la fabbrica delle èlite francesi)
Cattolico, Laurent Wauquiez si è opposto al «mariage pour tous» che ha aperto il matrimonio agli omosessuali, e nel 2013 ha sfilato con la «Manif pour tous» (con il suo celebre giaccone rosso, che lui usa per dare un’immagine sportiva di sè e che viene da molti criticato come inopportuno).
Quando era ministro di Sarkozy, Wauquiez spiegava che l’omosessualità è incompatibile con i suoi valori personali, e ha denunciato le nozze gay come «una grande manipolazione politica che cerca di colpevolizzare i cristiani».
(da “Il Corriere della Sera”)
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