DE GREGORI: “PREFERISCO PARLARE CON IL GIARDINIERE O FUMARE AL BAR CHE SAPERE COSA DICONO RENZI, D’ALEMA E PISAPIA”
IL CANTAUTORE PARLA DELLA POLITICA DI OGGI
“Sono meno di sinistra? Non lo so”. Francesco De Gregori, in una lunga intervista rilasciata a Malcom Pagani su Vanity Fair, parla tra le tante cose di politica.
“Se essere di sinistra significa parteggiare per i deboli, sono rimasto dalla stessa parte di ieri. Purtroppo è sempre più difficile capire chi oggi nella politica esprima le ragioni dei deboli e chi dei forti, per cui mi sento un po’ perso e reagisco facendo un passo indietro. Rifiutando di indossare una bandiera in maniera esplicita come, devo dire, in fondo mi è raramente capitato di fare anche in passato”, dice il cantautore.
Quanto alla politica di oggi, il giudizio di De Gregorio non è lusinghiero: “Se dovessi discutere con D’Alema, con Bersani o con Renzi non saprei cosa dirgli. Ascolti. Per me la partecipazione alla vita civile, che trovo nobilissima, significa pagare le tasse fino all’ultima lira. A quel punto io mi sento a tutti gli effetti dentro la politica e dentro la società . Altro è fare il tifo per qualcuno, entusiasmarsi per una legge elettorale di cui da anni non si capisce niente o perdere mezz’ora di mattina allo scopo di capire che cosa abbia detto Pisapia a Ingroia”, dice De Gregori.
E aggiunge: “Leggere che esiste un movimento che si chiama la Mossa del cavallo francamente mi atterrisce. E no. A quello ho detto basta da tempo. La mattina ho altro da fare: fumarmi la sigaretta al bar, andare dal barbiere o parlare con quello che pulisce le foglie ai giardinetti mi sembrano cose molto più importanti”.
(da “Huffingtonpost”)
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