TRA LE MACERIE DI AMATRICE LA STORIA D’AMORE DI DOMENICO E TONYA: ORA SI SPOSANO
ENTRAMBI SOCCORRITORI DELLA PROTEZIONE CIVILE, SI SONO CONOSCIUTI NEI PRIMI GIORNI DOPO IL SISMA…LE BOMBONIERE CON MATERIALI RECUPERATI DALLA DEVASTAZIONE
Nel biglietto che accompagna le bomboniere c’è scritto “il nostro amore è nato dalle macerie”. E nel caso di Domenico Di Capua e Tonya Giosa non c’è niente di più vero.
Il primo incontro è avvenuto il 10 settembre 2016 al campo della Protezione Civile di Saletta, una delle 49 frazioni di Amatrice. Il primo bacio, qualche giorno dopo, tra le scosse. Il prossimo 20 dicembre si sposeranno.
Entrambi arrivati dalla provincia di Potenza – lui da Pietragalla, lei da Tito – sono partiti a pochi giorni dal terremoto del 24 agosto per prestare soccorso alle popolazioni colpite dal sisma del Centro Italia.
Lui, 40 anni, commercialista con un’esperienza di volontariato in Emilia nel 2012; lei, 33, psicologa alla sua prima prova con la Protezione Civile.
Insieme a un gruppo di altri lucani hanno trascorso una settimana nel comune laziale occupandosi della costruzione delle tende e dei ripari, della preparazione dei pasti ma soprattutto, come ricorda Tonya, “del sostegno emotivo nei confronti di persone che da pochi giorni avevano perso tutto”.
Un’esperienza dura, di precariato e privazione, che ha segnato i loro cuori.
“Quei sette giorni per noi sono stati come due anni di frequentazione. In quelle condizioni vedi l’altro a nudo, senza ripari, senza abiti ricercati, nella sua vera essenza”, racconta Domenico.
Eppure ricordano bene il momento in cui si sono innamorati. “Dopo i primi giorni ho avuto un crollo. Mi ero molto affezionata a un anziano che mi ricordava mio nonno e sentire la sua voce commossa descrivere come il sisma si era portato via tutto, la casa e la famiglia, mi faceva troppo soffrire. Avevo bisogno di parlarne con qualcuno, di un abbraccio, e non ho avuto dubbi nel cercarlo in Domenico”, racconta Tonya.
“Quando l’ho vista così persa, fragile davanti a tanta sofferenza, l’ho abbracciata forte e ho capito di amarla”, risponde lui.
Dopo il ritorno in Basilicata hanno iniziato a frequentarsi e non si sono più lasciati.
Il prossimo 20 dicembre i due volontari si sposeranno a Tito e andranno a vivere a Pietragalla.
A loro l’Associazione Amici di Saletta ha dedicato una giornata di festa a Roma. Un concerto e un pranzo solidale per salutare i futuri sposi e consegnare loro le bomboniere realizzate da Federica Moretti, una fisioterapista romana originaria di Saletta che per Domenico e Tonya ha costruito delle casette in legno e pietra con materiali recuperati nelle terre amatriciane.
“Il ricavato delle bomboniere solidali andrà interamente alla nostra associazione per il Progetto Rinascita. Vogliamo alimentare così un messaggio di speranza, utilizzando i materiali tipici delle nostre case per ridare nuova vita a quello che non esiste più e per ricordare le persone scomparse”, spiega Federica.
L’incontro tra gli sposi e gli “amici del terremoto” sarebbe dovuto avvenire a Saletta ma le macerie sono ancora lì ed è impossibile pensare a una situazione festosa, soprattutto in questa stagione, in luoghi dove niente è stato ricostruito.
E allora vale la pena ricordare che se l’amore può nascere anche nella tragedia e le storie a lieto fine possono riempire di speranza – almeno per la durata della lettura di questo articolo – sono migliaia le persone che attendono ancora di tornare a una vita dignitosa.
(da “La Repubblica”)
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