LE COSE CHE IL CANDIDATO SINDACO DI GENOVA DEI GRILLINI HA NASCOSTO: PAOLO PUTTI ERA NEL CDA DEL CONSORZIO AGORA’ CHE HA DISTRATTO MILIONI DI FONDI EUROPEI PER IL SOCIALE
NEL CURRICULUM NON CITA NEANCHE IL SUO PASSATO NEI VERDI…PUTTI NON E’ UN GRILLINO, SI E’ ISCRITTO DOPO ESSERE STATO CANDIDATO SINDACO….LA DENUNCIA DELLA “CASA DELLA LEGALITA'”: “BURLANDO SI E’ SCELTO SIA IL SINDACO DORIA CHE LA FINTA OPPOSIZIONE CINQUESTELLE”
Paolo Putti era già stato candidato nella lista dei “Verdi” alle passate elezioni per la vecchia Circoscrizione Val polcevera, ma si è dimenticato di indicarlo nel curriculum messo sul web.
Putti è stato inoltre nel Consiglio di Amministrazione del Consorzio Agorà dal 2004 al 2009.
Nell’Agorà avvenivano strane cose, cose che non notava (prima dal Cda e poi come lavoratore con alcune funzioni di responsabilità , cose tutte “a sua insaputa”… cose che ha invece notato la Guardia di Finanza con la Procura di Genova).
Di che si tratta?
Il Consorzio Agorà era uno dei tasselli (insieme ad altri consorzi cooperativi) di un sistema di corruzione, turbativa d’asta e clientela che unificava i fronti politici (da una parte i Burlandi e dall’altra gli Scajola), e che ha comportato la distrazione di milioni e milioni di fondi europei per il sociale, come da rapporto della Guardia di Finanza.
Non solo Paolo Putti non si è accordo di ciò che avveniva nel consorzio in cui è stato, per 5 anni, nel Consiglio di Amministrazione, ma quando abbiamo sollevato la questione, durante un dibattito con i candidati sindaco, ha risposto che gettavamo fango.
Putti non è nuovo alla politica, e per il lavoro che svolge (sempre presso il Consorzio Agorà ) è un soggetto condizionabile.
Perchè la logica è: se non sei fedele sei fuori… e lui al dibattito ha dimostrato di essere fedele e di scagliarsi contro chi osa indicare quanto emerso su quel consorzio e sul sistema di potere a cui fa riferimento.
Putti è quel portavoce del “Coordinamento No Gronda” con i partiti al proprio interno.
E’ quello che non si è opposto all’uso del logo “No Gronda” da parte di un candidato di RC alle regionali del 2010.
E’ quello che si era candidato con i Verdi e non lo dice, facendo cadere nell’oblio questo dettaglio che forse potrebbe renderlo meno “grillo dei grillini”…
Putti non è un “grillino”.
Si è iscritto al Meetup del “gruppo storico” dopo che è stato scelto come candidato sindaco. Non aveva nemmeno un sito e neppure una pagina facebook… ha aperto quest’ultima dopo che, in piena campagna elettorale, in molteplici hanno scritto in rete che il candidato “grillino” era inesistente sul web.
Per scegliere Putti come candidato sindaco, non solo non è stato coinvolto il meetup “Genova 1”, quello con oltre 1.200 iscritti, non sono stati nemmeno chiamati ad esprimersi gli iscritti al MoVimento 5 Stelle.
Quelli che, credendo al principio “uno vale uno” urlato da Beppe Grillo, che si erano iscritti sul sito di Grillo al M5S, ignorati completamente… tranne, ovviamente, quelli del “gruppo storico” facente capo alla Cappello.
Per votare Paolo Putti hanno indetto una riunione a Murta.
Niente consultazione via web, come predica Grillo in ogni dove. Solo gli invitati della cerchia potevano sapere e partecipare.
E così a scegliere il candidato del M5S a Genova, con i pochi componenti del “gruppo storico” si sono aggiunti quelli del “Coordinamento No Gronda” (quello colonizzato dai partiti) che non erano iscritti nè al M5S nè ad alcun Meetup di Grillo.
Ma guardiamo un pochino che cosa ha detto in questa campagna elettorale il Putti.
Nella prima uscita pubblica ovvero nella conferenza stampa di presentazione ha puntato molto su Scuola, Formazione e Sanità .
Peccato che su questi tre temi il Comune che si candida ad amministrare ha scarsissime se non nulle deleghe e quindi potere di intervento.
Ad una domanda su cosa si pensa di fare sulla corruzione e l’illegalità che strangola questa città non ha risposto…
Alla prima uscita in televisione, sugli schermi di Primocanale, ha portato come esempio del loro modo di intendere la politica Don Luigi Sturzo, il padre del Partito Popolare, alias Democrazia Cristiana.
Alla seconda uscita televisiva ha cambiato soggetto, e dagli schermi di Telenord, ha portato il libro dei Barbapapà …
Arriviamo al convegno organizzato da “Il Fatto Quotidiano” al teatro della Corte il 16 aprile scorso con tutti i candidati sindaco.
Al primo giro di domande, Putti non ha risposto neppure a mezza.
Al secondo giro a qualcosina, sempre molto generico e demagogico.
Come Casa della Legalità abbiamo posto alcuni semplici quesiti ai candidati sindaco, nei 4 minuti a disposizione.
Ecco una sintesi:
1) la sindaco Vincenzi ha nominato il cognato di Totò Cuffaro nel Cda dell’ Istituto Gaslini, come motivazione diede quella che è farmacista.
Chi diventa sindaco lo conferma oppure nomina qualcuno più competente per il Cda del Gaslini?
2) gli appalti ed incarichi pubblici, così come le somme urgenze, in questa città finiscono a società come quelle dei Mamone, famiglia della ‘ndrangheta secondo i Rapporti della DIA… e con un’interdizione prefettizia, a ditte interdette o di soggetti “attenzionati”.
Questi incarichi verranno revocati o no?
3) si continuerà ad adottare il sistema del massimo ribasso per assegnare gli appalti, agevolando chi ricicla, oppure si adotteranno altri criteri, già previsti dalla legge?
4) vi è un’indagine in corso della Finanza su una truffa di milioni di euro di fondi pubblici destinati al sociale, sottratti da un sistema clientelare e corrotto. Al centro di questo sistema ci sono dei consorzi cooperativi, come Agorà e Cress. Si terranno questi consorzi o li si manda a casa?
Le risposte di Putti sono state: sulla 1) silenzio assoluto; sulla 2) “non so se avrà la capacità di denunciare queste cose”; sulla 3) “sugli appalti le cose dette crede che siano giuste e importanti”; poi ha detto che queste cose è anche doveroso farle nelle istituzioni… ma non possiamo sempre ergerci a giudici, a boia, non possiamo ergerci a giuria perchè si devono dire le cose sempre esattamente” sulla 4) che ci sono cooperatori che guardano pochissimo per portare a spasso gli anziani… ed i Consorzi in quanto tali non sono stati inquisiti!
Putti gira ogni manifestazione di questa città . Ovunque ci sia uno scontento lui arriva… è in campagna elettorale ed è normale che sia così.
Ma non le hanno solo dette, le hanno anche fatte…
Nelle rassegne stampa su gran parte delle inchieste su corruzione e mafia a Genova ed in Liguria per loro era uno slalom continuo.
Il M5S di Genova, sull’onda dello scontento, incasserà anche a Genova un bel po’ di voti… Ma noi queste cose le dobbiamo raccontare… soprattutto perchè ci pare proprio che in questo M5S genovese si confermi una pesante anomalia… che Grillo avalla ed approva.
Come facciamo a dirlo?
Un mattino, alle 8, Grillo ha chiamato il Presidente della Casa della Legalità per dirgli che ormai c’era la lista a Genova, riconoscendo che è “gente strana”… e che si erano lamentati per il post della Casa della Legalità che aveva pubblicato la sera prima.
Che post era? Quello sul Cemento di Burlando e l’alluvione…
Grillo è consapevole dell’anomalia genovese ma gli va bene che sia così.
Ne è consapevole perchè ha chiamato per chiedere “soccorso”, visto che è “gente strana”, anche gli eletti a Bologna e non solo.
Ma allora, se sa che c’è un problema, perchè non lo ha risolto?
Burlando si è garantito a 360 gradi… per l’oggi e per il domani.
Casa della Legalità
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