LE PRIMARIE PD E LA DESTRA PISTOLERA VENDUTA ALLO SCERIFFO DI SALERNO CITY
TRA PRESUNTI BLOGLI E NOTI IMBROGLIONI, LA POLITICA CAMPANA PARE ORMAI IN VENDITA AL MIGLIOR OFFERENTE
Alla fine, il fantomatico esito delle “primarie del PD” in Campania è stato chiaro: Vincenzo De Luca, il decaduto, discusso e chiacchieratissimo Sindaco di Salerno, sarà il candidato del centro-sinistra per le prossime Regionali.
Il risultato, sinceramente, non mi ha per nulla meravigliato, sia perchè lo avranno effettivamente votato tantissimi elettori del PD, compresi quelli variamente “reclutati” all’ultimo secondo; sia perchè lo avrà “sostenuto” – se non addirittura votato – anche tutta quella “nomenclatura” pseudo-politica Campana che, non riuscendo ad immaginare una collocazione nella propria area di appartenenza, quella del centro-destra tanto per intenderci, gli si era già variamente “promessa” e “venduta” nei mesi addietro.
Insomma, “voci”, “dicerie” e “sospetti. Come al solito, quando si discute di “primarie”, non manca mai niente.
In un sistema democratico a trazione bipolare, le primarie di coalizione dovrebbero essere il momento più significativo della partecipazione della base alla vita della stessa o dello specifico partito perchè, l’individuazione del relativo leader o dello specifico candidato alla competizione “di turno”, dovrebbe assicurare e garantire sempre la massima partecipazione e trasparenza.
Ma questo soltanto nel “mondo degli sogni” o meglio, per essere più corretti, soltanto in quei paesi dove la serietà non è un optional ma una virtuosa regola di vita come avviene in Inghilterra, per esempio.
Ma “noi” siamo in Italia. Nel caso di specie, “si era in Campania”, e le cose, per le primarie del PD, saranno andate diversamente. Insomma, non si erano nemmeno, ancora concluse e già si annidano sospetti di ogni tipo sulla loro regolarità , comprese le molteplici e reiterate testimoniane variamente diffuse in rete da parte di chi, con tanto di video registrati col proprio cellulare, ha dimostrato/raccontato di essere riuscito a far votare ben 5 persone diverse con la stessa tessera elettorale, di esserci riuscito anche al di fuori del comune di appartenenza, e di aver addirittura consumato la “grandiosa” pantomima del voto espresso addirittura da un quindicenne.
La cosa è triste, è tristissima, ma in un sistema ove interessi e connivenze di ogni tipo surclassano valori e principi per involgere sempre e soltanto l’acquisizione e la conservazione del potere fine a sè stesso, delle clientele e delle dinamiche affartico-malavitose ad esso connessi, è drammatica ovvietà , purtroppo!
Per la verità anche le “primariette” di “pseudo-destra”, quelle dei “fratellini d’Italia”, tanto per intenderci, fecero parecchio ridere, perchè in una “competizione” ove, il candidato alla “Presidenza” del Partito “corre da solo”, e ove i “delegati regionali al congresso” sono degli incontrovertibili ectoplasmi, sia dal punto di vista della fattezze fisiche, che dal punto di vista dei relativi contenuti programmatici, lo show della risata viene parecchio spontaneo.
Ma al netto del mentovato impianto, comunque disarmante ed avvilente, la mia personale indignazione va un po più dritta alla sostanza delle cose, e sia in direzione “destra”, che in quella “sinistra”, perchè davvero non riuscirò mai a comprendere come sia stato mai possibile sostenere un “candidato” così chiacchierato, e in odor di ineleggibilità , come il “Sindaco piddino”.
E’ vero che una persona è innocente fino a prova contraria ma è altresì vero che, almeno in certi casi, bisognerebbe avere lucidità e lungimiranza.
Davvero si vuole correre il rischio dell’ennesima decadenza o della pantomina dell’ineleggibilità ?
Davvero si vuole affidare la Campania e la sorte della sua gente all’alea di quello che sarà ?
E questo “solo” in generale, perchè involgendo il “particolare”, invece, il discorso diventa ancora più disarmante e vergognoso essendo davvero impossibile accettare l’idea che tanti uomini e tante donne di “destra” (ma definirla pseudo-tale sarebbe meglio!) si siano potuti “vendere” ad un’alternativa visione del mondo pur di accaparrarsi o di conservarsi una poltrona, sia essa “al sole” o ben riparata in qualche stanza di segreteria.
A questi uomini e a queste donne, compresi coloro i quali vorrebbero costruire quella “destra che non c’è”, vorrei ricordare che la “destra è destra” e che è tale proprio perchè è cosa ben diversa dalla sinistra.
Non confondiamo metodi e dinamiche comunicazionali con la sostanza. Chi è “rosso” è “rosso” e tale resta: sostenerlo sarebbe un tradimento ben peggiore di tutti quelli già consumati da speudo-sofisticati-destri che della destra, a ben vedere, non ricordano manco più come si scriva il nome…
E’ vero che della destra, almeno come punto di riferimento partitico capace di avere un minimo di seria dignità rappresentativa, non è rimasto nulla, salvo qualche sparuto accenno, ma il popolo di destra, anche in Campania, c’è sempre, però, e aspetta soltanto di potersi ritrovare intorno a un progetto serio, credibile e pregno di “sostanziale sostanza”, sia nelle persone che nei contenuti: “vendersi all’avversario” pur di trovare una sistemazione, anche se consumato nel buio di una stanzetta, non ha proprio nulla a che vedere con la destra e col suo popolo.
E’ vero che, proprio l’altro giorno, in “quel di Roma”, una “massa” di confusi e disperati ha ceduto alle lusinghe del richiamo “verde”.
E’ vero che, pur non vestendosi di verde, nella “Piazza del Popolo” c’erano anche tanti vetero-missini vestiti di bianco-azzurro e addirittura di nero.
E’ vero che sabato scorso, a Roma, abbiamo assistito alla certificazione triste e drammatica di una nomenclatura pronta a tutto pur di conservarsi o guadagnarsi una poltrona, ma noi altri siamo Napoletani, siamo Campani, e da queste parti, la destra è sempre stata una cosa seria.
Chi ha ancora, almeno un briciolo d’onore, non se lo dimentichi, perchè la nostra gente è stanca davvero e il sogno di una destra libera, moderata, capace di cavalcare la storia per disegnare il futuro, soprattutto per le generazioni che verranno, non si è mai sopito e vive “ardente” nel cuore e nella coscienza della nostra gente.
Almeno la, quella “fiammella” non si è mai spenta…
Salvatore Castello
Right BLU – La Destra liberale
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