SALVINI ADOTTA METODO PUTIN: TOSI COMMISSARIATO, ORA IL SINDACO STIA ATTENTO A PASSEGGIARE SUL LUNGOADIGE
ZAIA CANDIDATO UNANIME IN VENETO, MA IL REGOLAMENTO DI CONTI CON IL DISSIDENTE E’ INIZIATO
Sembrava scoppiata la pace e invece è forse solo l’inizio della guerra interna alla Lega Nord.
Lo sconfitto, per il momento, è il sindaco di Verona Flavio Tosi, che durante il consiglio federale del Carroccio ha votato a favore della candidatura in Regione Veneto di Luca Zaia (presidente uscente), ma è stato messo quasi spalle al muro dal partito guidato da Matteo Salvini.
Tosi, infatti, è stato “esautorato” dal consiglio federale, secondo quanto riferisce l’Ansa: la Liga Veneta che il sindaco ha guidato fino ad oggi è stata affidata a un commissario ad acta, Gianpaolo Dozzo.
Non solo: il consiglio federale, massimo organo decisionale della Lega, ha deciso l’incompatibilità tra il movimento del Carroccio e la Fondazione Ricostruiamo il Paese, presieduta proprio da Tosi, invitando quest’ultimo a scegliere.
E’ questo, insomma, l’esito di quella che era stata annunciata come una resa dei conti: il sindaco veronese che ha usato l’arma delle espulsioni e dei commissariamenti rischia di fare la stessa fine.
Tra i capi d’imputazione aver messo in piazza sui media i problemi interni e aver dato vita a una fondazione, con un’articolazione territoriale, che tanto sembra in contrasto con il divieto di partecipare a un’altra organizzazione politica.
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