L’EX M5S GIOVANNI FAVIA DISTRUGGE I FEDELI DI GRILLO
TRA MEDIOCRI GENDARMI E PARODIA DI DITTATORI
Grillo, aiutato dal mediocre gendarme Bugani (uno di quelli che ha tramato nell’ombra, colpito da invidia penis, per la mia espulsione) mi attacca evidentemente infastidito dalle verità che sto raccontando sulla gestione delirante del m5s.
Preciso che la scelta di dimissioni dal Consiglio Regionale è solo ed esclusivamente mia: Tavolazzi, Salsi, Pirini, ecc.. pur espulsi continuano, com’è normale che sia, a lavorare per i cittadini.
Io ho scelto (nonostante sia in regione con quasi 10.000 preferenze personali e 160.000 voti come presidente), come si deduce dalla notizia linkata da loro stessi, di lasciare il consiglio (avrei ancora due anni) una volta terminate le mie principali battaglie, dal nuovo piano rifiuti a quello regionale della mobilità .
Non regalerò a chi governa il piacere di fare inceneritori e nuove autostrade senza colpo ferire, specie dopo tre anni di attesa e di dura opposizione che si concluderanno con queste importanti leggi.
Ma ormai Grillo pare aver perso di vista il bene comune.
È vero che in alcune interviste ho fatto una stima dei tempi, ma sempre ribadendo che il nocciolo era la conclusione di leggi e battaglie in corso.
E come Grillo sa i tempi dipendono da presidenza d’assemblea e commissioni: non da me.
Chiedo al blog beppegrillo.it l’immediata pubblicazione di questa mia replica.
Visti anche i commenti che sto leggendo. Grillo deve finirla di diffamare senza contraddittorio le persone scomode.
In caso contrario farò scrivere dal mio avvocato affinchè venga reso un servizio di verità e completa informazione, parole che lui ormai non conosce più.
Detto questo:
1) Grillo è l’ultimo che può parlare di coerenza, dall’uno vale uno, al cerchio magico dei fedelissimi ed alle espulsioni.
2) Rivoluzione civile non era un partito, ma un comitato di scopo nato per le elezioni e privo del tempo necessario per organizzarsi democraticamente. Ora lo stiamo facendo, senza i partiti e da semplici cittadini. Il 22 a Roma avremo la nostra prima assemblea. Grillo potrà venire a prendere lezioni di democrazia se vorrà , lo invito.
3) Vera coerenza ed etica: sono nel movimento da prima del successo. Ho lanciato per primo l’autoriduzione dello stipendio, quando ancora non esisteva la regola. Autoriduzione che ancora oggi faccio esattamente come il mio collega Andrea Defranceschi.
4) Se avessi voluto un posto in Parlamento (le proposte non sono mancate), sarei andato con un partito robusto, non con una lista fuori dalle alleanze e con lo sbarramento del quorum. Lista che con tutte le critiche che gli si poteva riservare, aveva un programma completo, chiaro e per molti aspetti uguale a quello del m5s.
5) Vorrei un confronto tra il lavoro che svolge ogni giorno il sottoscritto e quello del gendarme Bugani. Sono certo che i cittadini sapranno discernere tra chi lavora per un brand e chi per loro.
6) Aspetto Bugani in assemblea, io non ho niente da nascondere, lui qualcosina si.
Cari ex amici, affilate le frecce quando volete colpire qualcuno e smettete di vedere complotti ovunque.
Fatevene una ragione, state facendo tutto da soli.
Giovanni Favia
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