L’ISIS AUSPICA LA VITTORIA DELLE DESTRE XENOFOBE EUROPEE
IL GIOCO E’ ORMAI SCOPERTO: RAZZISTI AL SERVIZIO DEL CALIFFO… L’ANTICIPAZIONE DI “JIHAD”, IL NUOVO LIBRO DI MAURIZIO MOLINARI
Una strategia politica di ampio raggio che mira alla conquista dei porti del Mediterraneo, a cominciare dal Libano e dalla Libia, fino al cuore dell’Europa dove l’obiettivo è l’ascesa dei partiti di estrema destra xenofoba che spingeranno i musulmani verso la jihad.
Sono questi i tragitti della “guerra santa” del Califfato islamico descritta nel nuovo libro di Maurizio Molinari, Jihad. Guerra all’Occidente (Rizzoli, pp 252, euro 18). Molinari, che diventerà il direttore del quotidiano La Stampa a gennaio, entra nel dettaglio della tattica politica degli uomini dell’Isis che mirano a governare un vastissimo territorio dal Pakistan al Marocco fino al Sahel.
Nel primo capitolo che l’HuffPost anticipa Molinari esamina l’operazione “Pandemonio” messa a punto dall’Isis per strappare i porti del Libano e utilizzarli per esportare greggio, armi e jihadisti pronti a conquistare il continente europeo. L’operazione coinvolge anche la Libia dove le milizie di Al-Baghdadi vogliono costruire una “porta strategica” a poche centinaia di chilometri dall’Europa.
Il secondo punto fondamentale della strategia jihadista è la “marcia su Roma”.
In un ebook distribuito ai militanti e ai guerriglieri il Califfato dà istruzioni per conquistare dall’interno i Paesi europei e raggruppare “gang” che alla fine convergeranno sulla capitale della cristianità : la formazione di cellule che attirano la fedeltà dei musulmani già residenti e isolano le persone di fede islamica dal resto della società occidentale.
Il fine ultimo è la guerriglia, gli assalti militari come nel caso degli attentati di Parigi. Il risvolto politico apertamente perseguito è il potenziamento dei partiti di estrema destra, xenofobi e islamofobi.
Uno scenario che già si sta concretizzando in Francia, dove i sondaggi danno il Front National di Marine Le Pen favorito alle elezioni amministrative di domenica.
(da “Huffingtonpost”)
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