“L’ITALIA HA IL TEMPO CONTATO”: L’OPINIONISTA EURO-SCETTICO DEL “DAILY TELEGRAPH” AMBROSE EVANS-PRITCHARD, PARAGONA GIORGIA MELONI A LIZ TRUSS, LA LEADER CONSERVATRICE CHE FU COSTRETTA A DIMETTERSI DOPO SOLI 49 GIORNI, A CAUSA DEI SUOI DISASTRI IN ECONOMIA
“MELONI HA ALLENTATO LE POLITICHE FISCALI MENTRE SI PREPARA UNA TEMPESTA SUI TITOLI DI STATO. LE MISURE DI RISANAMENTO SONO STATE RINVIATE ALMENO AL 2026. LO SPREAD SUI BOND A 10 ANNI È SCHIZZATO A 207 PUNTI, E ORA SIAMO IN ZONA DI ALLERTA”
“L’Italia di Giorgia Meloni sta tentando un azzardo. La legge di bilancio del governo della prima ministra non è così diversa, in contenuti e contesto, da quella sciagurata di Liz Truss l’anno scorso”. A parlare è Ambrose Evans-Pritchard, commentatore economico del quotidiano conservatore “Daily Telegraph”.
Sappiamo poi come è andata a finire, perlomeno nel caso britannico: la leader conservatrice fu costretta a dimettersi dopo soli 49 giorni, a causa dei suoi disastri in economia. I suoi tagli alle tasse, in un momento di alta inflazione e sfavorevole congiuntura finanziaria, quasi mandarono il Regno Unito a picco, con la Banca d’Inghilterra che salvò all’ultimo i fondi pensione prima che capitolassero, evitando così una catastrofe ben peggiore per il Paese.
Premessa: Evans-Pritchard è un commentatore sempre molto critico dell’euro e della Ue, e non perde mai occasione di contestare Bruxelles e le sue istituzioni, spesso prevedendo (a vuoto) una loro imminente crisi. Eppure, il paragone di Meloni con Truss, da parte dell’opinionista, è forte, perché presuppone che l’Italia e la sua economia potrebbero presto passare grossi guai simili. Anzi, nell’articolo si legge come “l’Italia è l’anello debole dell’eurozona, e rappresenta un serio rischio per il progetto europeo. Anzi, da Roma potrebbe iniziare la sua fine”.
Scrive Evans-Pritchard: “Meloni ha allentato le politiche fiscali mentre si prepara una tempesta sui titoli di Stato. Le misure di risanamento sono state rinviate almeno al 2026. Lo spread sui bond a 10 anni è schizzato a 207 punti, e ora siamo in zona di allerta. I tassi di interesse sui titoli di stato hanno toccato il 5% per la prima volta dalla crisi del debito dell’eurozona nel 2012. Tutto ciò si unisce al debito pubblico italiano pari al 140%”.
“Il prossimo anno l’Italia dovrebbe smaltire il vecchio debito e finanziarne di nuovo per una somma pari al 24% del suo Pil, secondo i dati della Banca centrale europea. Tutto questo mentre lo spread sale. Nessun Paese europeo ha qualcosa di simile. Gli interessi sul debito stanno crescendo di più del Pil nominale. Se è vero come dicono i mercati che stiamo entrando in un’era di interessi sui bond permanentemente più alti, allora l’Italia ha il tempo contato”.
Nella sua lettura molto negativa della situazione economica italiana, Evans-Pritchard sottolinea come all’Italia manchi crescita “e Meloni, a differenza persino di Truss, non sta facendo nulla per farla ripartire”.
(da agenzie)
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