L'”ORRORE” ORTOGRAFICO DI FONTANA, CHE SCRIVE PER DUE VOLTE “INPIEGATO” INVECE CHE IMPIEGATO
SI TRATTA DI UNA DELLE PRIME REGOLE CHE SI IMPARANO ALLE ELEMENTARI
Quando Lorenzo Fontana è salito alla presidenza della Camera ne erano state immediatamente sottolineate, oltre alle evidenti posizioni tradizionaliste e ultraconservatrici, le tre lauree in Scienze politiche, Storia contemporanea e Filosofia.
Titoli che ne attesterebbero l’indubbia competenza e che ne giustificherebbero la salita a una carica così importante. Ma, a quanto pare, il neo-eletto presidente avrebbe qualche problemino con l’ortografia.
Nella sua scheda personale depositata a Montecitorio, infatti, Fontana è caduto su un errore gramamticale da principianti: ha utilizzato la “n” invece che la “m” davanti alla consonante “p”.
Si tratta di una delle prime regole che si imparano alle elementari, ma al neo-eletto presidente della Camera, evidentemente, non sono bastate tre lauree.
Nello specifico, lo scivolone è stato fatto all’interno della dichiarazione delle cariche ricoperte e delle funzioni svolte al momento dell’elezione datata 21 marzo 2018, quando Fontana entrò alla Camera dei Deputati dopo le politiche del 4 marzo.
All’interno dello screenshot del documento che sta circolando in rete (di certo firmato da Fontana), tra le cariche e gli uffici ricoperti in passato, il leghista aveva indicato, oltre a “parlamentare europeo”, anche “inpiegato presso Verona fiere”. E non si tratta di una svista o di un refuso, dato che lo strafalcione viene ripetuto per ben due volte dal neo-eletto presidemte della Camera.
Non si è fatta attendere l’ironia social, con gli utenti che hanno subito commentato l’errore ortografico di Fontana. L’attore Luca Bizzarri scrive su Twitter: “A me non fa impressione che sia presidente della Camera, quanto che abbia tre lauree”.
E gli fa eco un utente “sono curioso di vedere come scriveranno le leggi” e ancora “chissà quanto tempo ha iNpiegato Fontana a prendere le tre lauree” o ” avere tre lauree e non sentirle”.
Quel che è certo, come recita un famoso motto social, è che l’errore di Fontana “fa ridere ma fa anche riflettere”.
(da agenzie)
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